MANTOVA – Continuano a crescere i valori assicurati in agricoltura in provincia di Mantova, con una sempre più forte spinta delle imprese agricole specializzate e con colture ad alto valore aggiunto a coprirsi dai rischi. “Le imprese agricole, grazie anche alla battaglia che il governo italiano ha condotto a Bruxelles sulla forte spinta di Coldiretti, con la riforma della Politica agricola comune potranno contare su strumenti di tutela ancora più efficaci – commenta Paolo Carra, presidente di Coldiretti Mantova -. Assicurarsi significa mettere al riparo il reddito e non inficiare la possibilità di pianificare investimenti e azioni di ristrutturazione verso quella sostenibilità che mercati e consumatori richiedono”.
Coldiretti Mantova, grazie alla disponibilità di Marco Carrara, direttore del Codima (Mantova e Cremona) e del Consorzio di difesa della Lombardia, ha approfondito alcuni aspetti.
Direttore Carrara, a quanto ammontano i valori assicurati in provincia di Mantova?
“Il Codima nel corso del 2022 ha raggiunto il valore record di 570 milioni di euro di valore assicurato, +15% rispetto al 2021. Il dato si riferisce ai territori di Mantova e Cremona, con la provincia di Mantova che rappresenta il 70% dell’importo”.
Quali sono le colture più assicurate e quali sono le formule assicurative più adottate?
“Le colture più assicurate sono: mais, pomodoro concentrato, meloni e cocomeri, che incidono per circa un 70% rispetto al valore totale delle produzioni vegetali, pari a 310 milioni. Le coperture assicurative zootecniche, come ad esempio smaltimento carcasse ed epizoozie, incidono per circa 220 milioni di euro. I rischi climatici sulle strutture aziendali raggiungono i 40 milioni”.
Quali sono le imprese agricole che si assicurano di più?
“I nostri numeri attestano come vi sia una forte crescita nell’adesione di strumenti assicurativi in tutti gli ambiti produttivi. È tuttavia innegabile come la polizza, a fronte di costi produttivi molto onerosi, rappresenti per le colture specializzate uno strumento insostituibile per la salvaguardia della redditività dell’azienda”.
Lei è direttore anche del sistema dei Consorzi di difesa della Lombardia. Può darci qualche numero regionale?
“La Lombardia risulta essere tra le regioni con la maggiore propensione alla stipula di polizze agevolate. Con quasi 1,5 miliardi di valore assicurato, la Lombardia incide per circa un 20% rispetto al totale di volumi assicurati. Inoltre, da qualche anno a livello regionale sono stati introdotti due innovativi fondi mutualistici per le variazioni di prezzi di vendita in rapporto ai costi di produzione, per il comparto del latte bovino e del riso”.
Quali sono le novità introdotte dalla riforma della Pac e quale evoluzione vi attendente nel 2023?
“La nuova Pac, partita dal 1° gennaio scorso, nell’ambito della gestione del rischio in agricoltura è stata e sarà ancor di più fondamentale per le novità introdotte, ma anche per le conferme che garantiscono un ruolo significativo allo strumento dell’assicurazione.
Sicuramente la conferma più importante della riforma europea è lo stanziamento di 1,6 miliardi per il finanziamento degli strumenti tradizionali di gestione del rischio. Infatti, grazie a tale intervento potrà continuare ad essere garantito il contributo sulle polizze agevolate, sino al 70% dei costi assicurativi.
In termini di novità l’introduzione del Fondo Agricat rappresenta sicuramente l’elemento più importante, con una dote di 1,3 miliardi di euro sino al 2027, pari a 260 milioni all’anno, per garantire un aiuto a tutte le aziende agricole in conseguenza di eventuali danni di natura catastrofale come gelo-brina, siccità, alluvione. Con tale meccanismo il Ministero vuole cercare di allargare la base assicurativa anche alle imprese agricole non assicurate, introducendo tuttavia meccanismi di premialità per coloro che già aderiscono agli strumenti assicurativi”.
Perché è importante assicurarsi?
“È importante assicurarsi per garantire un futuro alla propria azienda agricola, contenendo gli effetti economici nefasti dei cambiamenti climatici. I risarcimenti erogati agli agricoltori attraverso il Codima per i danni climatici nei quasi 50 anni di storia possono essere così ripartiti: 70 milioni liquidati nei primi 40 anni di vita e oltre 130 milioni indennizzati negli ultimi 10 anni, di cui circa 20 milioni nel corso del 2022”.
Il sostegno delle polizze agevolate è erogato in maniera puntuale? Quali sono gli ostacoli?
“Negli ultimi anni larga parte dei contributi per le produzioni vegetali sono stati liquidati entro l’anno di stipula della polizza. Per quanto concerne il 2022, trattandosi dell’ultimo anno di gestione della Pac 2014-2020, inserito peraltro in un contesto di fortissima crescita del fabbisogno contributivo, le risorse attualmente accantonate non sono sufficienti per garantire l’aliquota massima di contributo. Agea, a livello nazionale, sta comunque provvedendo a liquidare un primo acconto, mentre il saldo verrà erogato nei prossimi mesi”.