SUZZARA – Cresce l’apprensione per la possibile cessione di Iveco, notizia che negli ultimi giorni ha generato un’ondata di preoccupazione tra i lavoratori, la filiera dell’automotive e le istituzioni dei territori coinvolti, a partire da Suzzara, dove lo stabilimento rappresenta uno dei principali poli occupazionali della provincia mantovana.
Azione, già dallo scorso anno, aveva acceso un faro sul futuro del gruppo industriale e sulle sue prospettive a lungo termine. Nel novembre scorso, infatti, il segretario Carlo Calenda, accompagnato dagli onorevoli Elena Bonetti ed Ettore Rosato, si era recato proprio a Suzzara per incontrare la cittadinanza e ascoltare le istanze dei lavoratori, ribadendo l’impegno del partito a tutela di un comparto strategico per l’economia italiana.
Ora, in seguito ai nuovi scenari che ipotizzano una possibile vendita dell’azienda, è proprio la presidente di Azione, la deputata mantovana Elena Bonetti, a presentare un’interrogazione parlamentare al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, chiedendo chiarimenti sulle misure adottate dal Governo e su quelle che si intendono mettere in campo per salvaguardare occupazione e competitività.
«Non possiamo permettere che un altro pezzo dell’industria italiana venga svenduto nel silenzio delle istituzioni – ha dichiarato Bonetti –. Il Governo ha il dovere di intervenire, di ascoltare i lavoratori e i territori, e di mettere in campo strumenti concreti per proteggere il nostro sistema produttivo.»
I sindaci dei territori interessati, lanciano l’allarme per le possibili ricadute occupazionali su migliaia di famiglie e sull’intero tessuto economico-produttivo locale. La filiera dell’automotive, conta infatti centinaia di aziende e fornitori collegati.
CARRA (PD) CHIEDE AUDIZIONE URGENTE IN COMMISSIONE ATTIVITA’ PRODUTTIVE LOMBARDIA