Coldiretti Mantova, bilancio annata agraria: bene vino e vivaismo, preoccupazione per altri settori

MANTOVA – Un’annata dai due volti per Coldiretti Mantova, con la zootecnia da latte che oggi attraversa una fase ribassista dopo l’entusiasmo del primo semestre, e con la cerealicoltura che spesso naviga sotto la linea dei costi di produzione. In mezzo, un affresco più stinto che brillante, che invoca l’urgenza di accelerare sul fronte dell’innovazione (le Tea, innanzitutto), e col settore che chiede maggiore chiarezza normativa, dal tema delle rinnovabili (su tutto la legge che vieta il consumo di suolo in agricoltura) all’equiparazione del digestato ai fertilizzanti.
Alla vigilia della Giornata del Ringraziamento, domenica 9 novembre al Santuario delle Grazie (ore 10:45), il presidente provinciale di Coldiretti, Fabio Mantovani, tratteggia a grandi linee il bilancio dell’annata agraria che sta per concludersi.

“La forte spinta delle produzioni di latte nei principali Paesi europei ha fatto crollare il prezzo dello spot e l’accelerazione nel comprensorio del Grana Padano rischia di deprimere anche il segmento delle Dop, alle prese con pressioni a fare promozioni nei circuiti della distribuzione”, commenta Mantovani.
Per la suinicoltura resta aperto il nodo della Peste suina africana, in fase di lenta remissione, ma non ancora del tutto alle spalle. E i prezzi dei maiali e della carne suina, complice una concorrenza marcata dall’estero, stanno flettendo verso il basso.
Criticità anche nel settore della carne bovina, dove una domanda sostenuta a livello europeo deve confrontarsi con un’offerta scarsa. “In Italia il problema è aggravato da tassi di autoapprovvigionamento che si aggirano sul 50% del fabbisogno e da difficoltà nei ristalli, resi ancora più complicati dal recente blocco all’export decretato in Francia e ancora in vigore per alcune aree colpite dalla dermatite nodulare bovina”.
Preoccupante anche lo scenario sanitario per l’avicoltura, con gli allevatori alle prese con l’aviaria e ulteriormente penalizzati dai ritardi legati ai ristori per i danni indiretti”.
“I cambiamenti climatici – prosegue Coldiretti Mantova – hanno pesato sulle produzioni di pomodoro, sulle barbabietole e sulle orticole per alcuni periodi del periodo primaverile ed estivo, mentre altre colture come ad esempio la pera, non ha sofferto dopo anni bui fra grandine e gelate, di un meteo avverso, beneficiando di prezzi di mercato sostanzialmente positivi”.
“Un’ottima annata per la vendemmia: quantità salvaguardata e qualità molto elevata sono la premessa per vini da incorniciare. Pesa, sottolinea però Coldiretti Mantova, la congiuntura complessiva, con i dazi Usa che frenano le esportazioni, consumi in frenata e scarso appeal del vino fra i giovani, elementi che si aggiungono a giacenze che basterebbero da sole a zavorrare i prezzi di vendita. A livello territoriale, Coldiretti Mantova è impegnata per il rilancio del Lambrusco, che necessita di azioni condivise per superare la crisi”.
In difficoltà il riso. “Le quotazioni dallo scorso marzo sono crollate, in particolare per il Vialone Nano – osserva Mantovani -. Il settore necessita di una difesa a partire dal quadro normativo europeo che dovrebbe come chiede Coldiretti limitare le importazioni dai paesi asiatici, estendendo la clausola di reciprocità anche ai futuri accordi con il Mercosur, da valutare molto attentamente”.
Annata felice per il vivaismo, trascinato dall’export e dall’interesse rinnovato di comuni e pubbliche amministrazioni che puntano sul verde. “Resta anche in questo caso l’incognita sanitaria – commenta il presidente di Coldiretti Mantova -. La popillia japonica si sta avvicinando al Mantovano e una presenza del coleottero potrebbe avere ripercussioni fortemente negative sulle esportazioni, che potrebbero essere bloccate con grave danno per il distretto cannetese”.
Nell’ambito delle proteoleaginose, la soia resta un rebus per Coldiretti Mantova, in questa fase. “Il deficit produttivo nazionale impone di sviluppare filiere territoriali per garantire volumi di approvvigionamento più consistenti per gli allevatori – dice Mantovani -. Siamo consapevoli che il processo di rilancio non sia immediato”. Sullo sfondo, le incognite legate ai prezzi (quale potrebbe essere il rimbalzo dei listini in caso di accordo fra Cina e Usa per l’acquisto di soia americana?) e al regolamento europeo che vieta l’import di soia (e non solo) coltivata in aree oggetto di deforestazione.

FESTA DEL RINGRAZIAMENTO – PROGRAMMA
Alle 10:45 sarà celebrata la santa messa con la tradizionale offerta dei doni della terra da parte degli agricoltori e allevatori di Coldiretti Mantova. Ad officiare la cerimonia sarà il consigliere ecclesiastico della Federazione provinciale, don Andrea Barbieri.

La festa del ringraziamento dello scorso anno

Alle 11:45, al termine della messa, nella piazza antistante il santuario interverranno il presidente Fabio Mantovani e le autorità per i saluti e il bilancio dell’annata agraria. Successivamente, avrà luogo la tradizionale benedizione dei trattori e dei lavoratori agricoli, nell’imminenza della annata agraria 2025-2026.
Nel piazzale del santuario saranno inoltre presenti gli agricoltori di Campagna Amica, che animeranno il mercato con prodotti agricoli a km0.
“Quest’anno la Giornata del Ringraziamento riveste un particolare significato – spiega Coldiretti – non soltanto perché si tratta della 75ª festa organizzata dal sindacato agricolo più partecipato d’Europa, ma anche perché il 2025 è un anno giubilare. Tema infatti della Giornata del Ringraziamento di quest’anno sarà il “Giubileo, rigenerazione della terra e speranza per l’umanità”.