Dal 2023 al 2024: un’analisi dei consumi invernali

Non solo il 2023 è trascorso velocemente, ma è già passato il primo mese del 2024. Anche febbraio si avvia alla sua conclusione e possiamo dunque dire che i mesi più freddi sono ormai alle spalle. Proprio in questo periodo si concentrano i maggiori consumi di energia, che determinano di conseguenza anche bollette più elevate. Tuttavia secondo un primo bilancio si intravedono segnali positivi e margini di miglioramento in termini di consumi, un trend che già si era registrato nel 2023.

Nei seguenti paragrafi proviamo a scattare una fotografia dei consumi energetici attuali in Italia, per stilare una sorta di bilancio, per poi concentrarci sul fotovoltaico, una delle soluzioni green ed ecosostenibili più gettonate in questo momento per abbattere i costi in bolletta e ridurre l’inquinamento, facendo così un favore anche al nostro pianeta.

Consumi energetici in Italia: a che punto siamo?

Secondo l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ci sarà un calo del 10,8% delle bollette elettriche per le famiglie tipo italiane nel primo trimestre del 2024. La spesa totale per il periodo compreso tra il 1° aprile e il 31 marzo 2024 sarà di circa 684 euro, il 50% in meno rispetto ai 12 mesi equivalenti all’anno precedente.

Anche secondo il report del gruppo Terna, proprietario della rete di trasmissione italiana (RTN) dell’elettricità in alta e altissima tensione, nel 2023 si è registrata una frenata dei consumi elettrici che hanno fatto registrare un calo del 2,8% rispetto al 2022. Come dimostra il report di Terna i cali hanno interessato tutta l’Italia, soprattutto al Nord:

  • -4% al Nord;
  • -2% al Centro;
  • -0,9% al Sud e nelle isole.

Da registrare anche il calo della domanda del settore industriale del 3,9% rispetto al 2022. Benché i numeri siano incoraggianti, secondo il Codacons la riduzione delle tariffe della luce è una buona notizia, ma sul settore dell’energia aleggiano minacciose alcune incognite legate alla fine del mercato tutelato.

In tale contesto vale quindi la pena sottolineare altri numeri elaborati dal report di Terna e cioè il boom delle fonti rinnovabili (+15,4%) che nel 2023 hanno coperto il 36,8% della domanda di energia elettrica nel 2023. Si è toccato addirittura il record storico di produzione da fonte eolica (23,4TWh) e soprattutto da fonte fotovoltaica (30,6TWh).

Fotovoltaico, un investimento a lungo termine

Il mercato dell’energia è influenzato inevitabilmente dagli eventi geopolitici che in questi ultimi tempi stanno sconvolgendo il mondo, dal conflitto russo-ucraino alla guerra tra Hamas e Israele fino ai disordini in Medio Oriente. La mossa vincente per “smarcarsi” dagli eventi geopolitici è affidarsi al fotovoltaico che, oltre a garantire l’indipendenza energetica, assicura notevoli risparmi in bolletta e la produzione di un’energia green e sostenibile.

Oggi si possono acquistare impianti fotovoltaici chiavi in mano e già pronti all’uso, l’importante è affidarsi ad una ditta esperta e affidabile come Gruppo Mossali, che tenga conto al momento dell’installazione di tutti gli aspetti contingenti di una particolare area geografica. Benché siano importanti le componenti di un impianto, è fondamentale che sia installato e posizionato nel modo giusto per sfruttare al massimo l’energia solare e ricavarne quanta più energia elettrica possibile.

Il fotovoltaico ha subito un vero boom negli ultimi anni anche grazie all’abbattimento dei costi di installazione, meno accessibili fino a poco tempo fa per le famiglie. L’investimento iniziale oggi è molto più contenuto e tra l’altro è agevolato con incentivi e detrazioni fiscali. Nel giro di pochi anni, grazie al risparmio in bolletta, è possibile recuperare l’investimento fatto e iniziare a risparmiare sui costi energetici. Anche la manutenzione è minima e non sono previsti costi esorbitanti.

Oltre ai vantaggi economici, bisogna considerare anche quelli ambientali. Il fotovoltaico rappresenta l’alternativa vincente ai combustibili fossili poiché non produce emissioni. Viene sfruttata l’energia solare che è naturale e che non inquina, quindi a sorridere non è solo il portafogli ma anche l’ambiente.

La nascita di una comunità energetica grazie alle ultime innovazioni

In generale si può parlare di crescita delle comunità energetiche, un modello virtuoso dove le associazioni composte da aziende, enti pubblici, attività commerciali e anche privati cittadini scelgono in autonomia di dotarsi di infrastrutture green per la produzione di energia da fonti rinnovabili. La diffusione virale non solo del fotovoltaico in sé, ma del concetto stesso di fotovoltaico, aiuta a instillare l’idea di una comunità green ed eco-friendly per costruire una società più rispettosa dell’ambiente circostante.

Il boom del fotovoltaico è dovuto anche alle ultime tecnologie, che basandosi su studi e ricerche sempre più approfondite hanno consentito di rendere ancora più efficienti e performanti i moduli solari. Non solo è stata migliorata la qualità dei materiali utilizzati, ma anche la progettazione stessa dei pannelli solari.

Un altro importante progresso riguarda i sistemi di tracciamento del sole, grazie ai quali i pannelli solari non sono posizionati in maniera fissa ma seguono il percorso naturale del sole durante il giorno. In questo modo i pannelli solari possono catturare una maggiore quantità di luce solare, migliorando notevolmente l’efficienza complessiva del sistema.

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