MANTOVA – L’inflazione frena a Mantova a maggio: a rivelarlo l’ufficio statistica del Comune, in applicazione delle norme tecniche stabilite dall’Istat.
La variazione su base annua è del +1,6%, da +1,8% di aprile; un dato analogo a quello nazionale. A livello congiunturale, rispetto al mese precedente, la crescita è stata nulla a Mantova, mentre in Italia Istat ha rilevato una diminuzione di –0,1%.
La decelerazione dell’inflazione del Comune di Mantova è condizionata dalla frenata dei beni energetici (in particolare dal calo dei beni non regolamentati -4,8% tendenziale e -2,4% congiunturale), dall’attenuarsi della crescita del costo dei servizi, grazie al consistente al rallentamento dei trasporti (+ 2,1% il tendenziale da +3,9% di aprile, -2,1% a livello congiunturale), mentre permangono le tensioni sui beni alimentari con un aumento del +3,0% tendenziale e del +0,5% a livello congiunturale e i rincari dei servizi ricreativi e culturali (+ 2,8% tendenziale e +1,7% a livello congiunturale).
“La dinamica inflazionistica in quest’ultimo mese ha perso un po’ di slancio rispetto ai mesi di inizio 2025, trascinata dalla discesa dei listini dei beni energetici e dell’indebolirsi della domanda – ha detto il vicesindaco e assessore al Bilancio del Comune di Mantova e Presidente della Commissione Prezzi Giovanni Buvoli. – I recenti dati dell’inflazione registrati nel nostro Comune, sono in linea con l’andamento dell’inflazione nazionale ed europeo e possono lasciare intravedere qualche spiraglio di ripresa economica a beneficio delle famiglie e dell’intero sistema imprenditoriale. Ripresa che, tuttavia, rimane costantemente subordinata ai rischi esogeni che minacciano gli scenari globali come l’evolversi dei conflitti di guerra in corso, specie sul fronte mediorientale.