Estetiste e parrucchieri abusivi, 12 denunce quest’anno. Cna: “Fenomeno più ampio”

MANTOVA – Dodici segnalazioni di attività abusive nel settore dell’estetica e dell’acconciatura nei primi nove mesi del 2025: è questo il bilancio registrato da CNA. Si tratta di casi di “finte artigiane” che operano senza le necessarie autorizzazioni, danneggiando chi lavora in regola.

Dei dodici episodi denunciati, ben nove sono stati inviati in forma anonima, mentre soltanto tre portano la firma di chi ha deciso di esporsi direttamente: due estetiste e una parrucchiera di due comuni dell’hinterland del capoluogo, che hanno avuto il coraggio di assumersi la responsabilità della segnalazione. Un gesto che CNA definisce importante in termini di serietà e credibilità.

Il fenomeno, tuttavia, va ben oltre questi numeri. Come sottolinea l’associazione, l’abusivismo è molto diffuso non solo nell’acconciatura e nell’estetica, ma anche in altri settori dell’artigianato di servizio, in particolare nell’autoriparazione e nel tessile-abbigliamento.

La direttrice di CNA, Elisa Rodighiero, spiega come funziona la procedura di segnalazione: «L’impresa associata deve compilare un modulo predisposto da CNA, con firma autenticata, in cui siano indicati il nome e il cognome del soggetto abusivo e il Comune in cui svolge l’attività irregolare. Sette segnalazioni su otto, invece, arrivano ancora per telefono, senza rilascio dell’identità anagrafica. Questo le rende anonime e quindi non utilizzabili per avviare un procedimento».

Solo con il modulo compilato e verificato si può infatti procedere a un’informativa ufficiale, trasmessa al Comune competente e alla polizia municipale. CNA ricorda infine che da anni è attivo lo sportello antiabusivismo, punto di riferimento per le imprese che intendono denunciare situazioni di concorrenza sleale.