Imprese mantovane, numeri in leggero calo: -84 unità, -0,2%. Male assicurazioni, istruzione e commercio

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MANTOVA – I dati relativi alla natimortalità delle imprese in provincia di Mantova per il primo trimestre 2022, elaborati dal Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio di Mantova, evidenziano una leggera contrazione del sistema imprenditoriale mantovano. Nel primo trimestre, infatti, le imprese virgiliane mostrano un valore pari al -0,2%; a livello regionale si registra una leggera crescita (+0,1%) mentre a livello nazionale si nota una sostanziale stabilità.
In Lombardia si evidenziano performance positive per Milano, Monza e Brianza, Brescia e Como; stabili Bergamo e Varese mentre le rimanenti province risultano in territorio negativo.
Nel panorama mantovano, il saldo tra iscrizioni e cessazioni vede le uscite in vantaggio di 84 unità, portando così lo stock delle imprese a 37.841 unità.
Da oltre un decennio, all’interno del panorama imprenditoriale, emerge un cambiamento in atto per quanto concerne la natura giuridica. Prosegue, infatti, la crescita delle società di capitali (+0,3%) che costituiscono il 22,7% del totale delle imprese, mentre risultano in calo le società di persone (-0,4%), le ditte individuali (-0,4%) e le “altre forme” (-0,4%). Le società di capitali, quindi, confermano il trend positivo degli ultimi anni, dimostrandosi la forma giuridica probabilmente più adeguata e strutturata per affrontare l’attività economica sempre più complessa e con ampi margini di variabilità.
L’analisi delle attività economiche della nostra provincia mette in evidenza, come già avviene da alcuni anni, la contrazione dei settori più tradizionali: l’agricoltura (-0,7%), la manifattura (-0,5%), il commercio (-0,9%) e il trasporto e magazzinaggio (-0,9%). Alcune difficoltà emergono anche dai servizi di alloggio e ristorazione (-0,4%), sicuramente tra i più colpiti dall’emergenza sanitaria e dalle attività finanziarie e assicurative (-1%), dall’istruzione (-1,8%), dalle attività sportive, artistiche e di intrattenimento (-0,7%) e dalle altre attività dei servizi (-0,7%). Stabili le costruzioni e i servizi di supporto alle imprese. Crescono, invece, i servizi di informazione e comunicazione (+0,8%), le attività immobiliari (+0,3%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (+2,2%) e la sanità e assistenza sociale (+1,2%).
Il saldo delle imprese artigiane nel I trimestre 2022 si conferma positivo (+0,1%), anche se inferiore rispetto al dato lombardo (+0,2%) e superiore al dato nazionale leggermente negativo (-0,1%). Per le imprese artigiane la nostra provincia si colloca in ottava posizione rispetto agli altri territori lombardi; in fondo alla classifica troviamo Lecco e Sondrio con segno meno, mentre ai vertici si posizionano Monza e Brianza, Como e Brescia.
Per l’artigianato si evidenzia un aumento per le costruzioni (+0,4%), i servizi di informazione e comunicazione (+6,4%) e le attività professionali, scientifiche e tecniche (+0,6%). In calo, al contrario, l’agricoltura (-0,5%), le attività manifatturiere (-0,7%), la riparazione di autoveicoli e motocicli (-1%), il trasporto e magazzinaggio (-1,4%), la trasformazione alimentare (gelaterie, gastronomie, pizzerie, ecc.) (-0,6%), i servizi di supporto alle imprese (-0,5%), le attività artistiche, sportive e di intrattenimento (-2,9%) e le altre attività di servizi (-0,6%). Stabili i rimanenti settori.