Imprese, nell’ultimo trimestre 2024 numeri stabili. Ma soffrono artigianato e commercio

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MANTOVA – I dati sulla natimortalità delle imprese nei tre territori di Cremona, Mantova e Pavia, relativi all’ultimo trimestre del 2024, elaborati dal Servizio Promozione e Informazione Economica della Camera di Commercio, mostrano complessivamente una leggera ripresa dell’andamento, con una differenza tra iscrizioni e cessazioni di segno più per il mantovano e il pavese, mentre emerge una flessione negativa per il cremonese.

Complessivamente, la consistenza del Registro Imprese della nuova Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia ammonta a 107.637 aziende registrate a fine dicembre. Il tasso di crescita dei tre territori vede una sostanziale stabilità, mentre a livello regionale e nazionale risulta pari rispettivamente al +1,1% e al +0,6%. A livello lombardo si evidenziano performance positive per tutte le province, con la sola esclusione della provincia di Cremona; i risultati migliori riguardano Milano, Brescia e Monza Brianza.
Il comparto artigianale, che rappresenta un terzo del totale delle imprese iscritte alla Camera di Commercio, mostra a fine 2024 un tasso di crescita negativo per tutti e tre i territori (-0,3%). Anche a livello nazionale emerge segno meno con un valore pari al -0,1%, mentre la Lombardia registra un +0,2%. A livello regionale oltre la metà delle province si colloca in territorio negativo, con la sola eccezione di Milano, Brescia, Como, Monza Brianza e Lecco.

“L’ammontare complessivo delle imprese dei tre territori rende la nostra Camera di Commercio, a livello regionale, una delle più consistenti per numero di imprese, dopo Milano e Brescia”, sostiene il Presidente Gian Domenico Auricchio. “Complessivamente continuano ad emergere segnali di difficoltà nel mondo delle imprese, in particolare per il comparto artigianale che ha un grande peso per i nostri territori. Occorre, però, evidenziare che all’interno del panorama imprenditoriale, emerge un cambiamento in atto ormai da oltre un decennio per quanto concerne la natura giuridica. Prosegue, infatti, la crescita delle società di capitali, mentre risultano in calo le altre forme. Le società di capitali, quindi, confermano il trend positivo degli ultimi anni, dimostrandosi la forma giuridica probabilmente più adeguata e strutturata per affrontare l’attività economica sempre più complessa e con ampi margini di variabilità. A livello settoriale, invece, le difficoltà maggiori sono legate alle attività tradizionali, in particolare il manifatturiero, sul quale hanno probabilmente pesato maggiormente alcuni degli eventi degli ultimi anni, come la pandemia e la guerra in Ucraina, con il conseguente aumento dei costi dell’energia e delle materie prime”.

Per quanto riguarda la provincia di Mantova, il tasso di crescita risulta pari al +0,1%, con un saldo tra aperture e chiusure pari a +36 unità, per un totale di 35.487 imprese registrate a fine anno.

SOCIETÀ DI CAPITALI +2,7%, CALANO LE DITTE INDIVIDUALI, LE SOCIETÀ DI PERSONE, COOPERATIVE E CONSORZI

Nel dettaglio delle forme giuridiche, mostrano valori in crescita le società di capitali (+2,7%), mentre in calo risultano le società di persone (-1,5%), le ditte individuali (-0,3%) e le “altre forme” (cooperative e consorzi), con un -0,1%.

AGRICOLTURA, MANIFATTURIERO, COMMERCIO, TURISMO E TRASPORTI IN SOFFERENZA. SU COMUNICAZIONE, FINANZA E ISTRUZIONE

L’analisi delle attività economiche della provincia mantovana evidenzia una contrazione per quasi tutti i settori economici tradizionali: l’agricoltura (-2%), le attività manifatturiere (-1,5%), il commercio (-2,7%), il trasporto e magazzinaggio (-2,9%), i servizi di alloggio e ristorazione (-2,1%), le attività immobiliari (-1,8%), la sanità (-1,6%), le attività artistiche, sportive e di intrattenimento (-2,7%) e le altre attività di servizi (-1,7%). Mostrano, al contrario, un trend positivo le costruzioni (+0,2%), i servizi di informazione e comunicazione (+2,9%), le attività finanziarie e assicurative (+1,2%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (+1,5%), i servizi di supporto alle imprese (+0,4%) e l’istruzione (+3,6%). Il comparto artigianale mantovano mostra, a fine 2024, un saldo negativo tra aperture chiusure di -7 unità, per un totale di 9.765 imprese registrate a dicembre, determinando un tasso di crescita negativo, pari al -0,1%.
Nel dettaglio dei settori nei quali opera l’artigianato di Mantova, si evidenziano contrazioni nell’agricoltura (-4,8%), nelle attività manifatturiere (-1,4%), nel commercio (-2,9%), nel trasporto e magazzinaggio (-0,8%), nelle attività artistiche, sportive e di intrattenimento (-1,4%). Risultano in ripresa, invece, le costruzioni (+0,7%), i servizi di informazione e comunicazione (+8,2%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (+1,3%), le attività di supporto alle imprese (+4,1%) e le altre attività di servizi (+0,3%). Sostanziale stabilità per le attività di alloggio e ristorazione.