MANTOVA – Sono 16.723 le imprese del terziario attive nella provincia di Mantova, il 52,2% del totale (32.064): è quanto emerge dai dati Infocamere aggiornati al 31 dicembre 2024 resi noti da Confcommercio Mantova. Il 44,7% delle imprese del terziario opera nel settore dei servizi, il 39,5% nel commercio, l’11,1% nel turismo e il 4,6% nei trasporti. Sono occupati nel terziario il 51,7% dei 130.761 addetti di tutta la provincia, contro il 48,3% di altri settori.
Il numero delle imprese di settore, sottolinea Confcommercio Mantova, mostra una progressiva riduzione: nel 2014 le attività del terziario erano 18.454; nel 2019 se ne contavano 17.943; nel 2023 erano 17.010, quasi 300 in più del dicembre dello scorso anno.
“E’ il commercio il settore ad accusare il calo maggiore”, dice il presidente di Confcommercio Mantova, Lamberto Manzoli. “Da 8.525 imprese del 2014 siamo scesi a 6.611 nel 2024, con un saldo negativo di 310 unità sul 2023: una crisi evidente, sotto gli occhi di tutti, che richiede misure di rilancio nella città capoluogo così come nella provincia, in una sempre maggiore sinergia con le associazioni di categoria rappresentative del territorio”.
“Dai dati – aggiunge il direttore generale Nicola Dal Dosso – emerge anche una sofferenza del turismo: per alberghi, bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie si è passati dalle 2,107 imprese del 2014 alle 1.864 del 2024, con un calo, di 40 unità, anche rispetto 2023, segno della necessità di rendere più attrattivo il nostro territorio che ha grandi potenzialità. In calo anche l’aggregato trasporti: sono 771 le imprese registrate da Infocamere a fine 2024, 8 in meno del 2023, mentre nel 2014 erano 932”.
“Confortanti invece i numeri relativi al settore dei servizi – riprende Manzoli – che nel 2024 ha fatto segnare 7.477 unità ‘contro’ le 7.406 del 2023 e le 6.890 del 2014; la nostra economia va dunque verso una terziarizzazione che che va però accompagnata con misure di supporto alla digitalizzazione, in ambito logistico e infrastrutturale, oltre che con eventi in grado di richiamare sempre più turisti, oltre che mantovani, nelle città della nostra provincia”.