“Metamorfosi e passaggio generazionale nelle imprese familiari” Coldiretti dialoga con Franco Cesaro

Un precedente incontro di Coldiretti a Palazzo Te

MANTOVA – “Il passaggio generazionale nelle imprese familiari – Percorsi possibili per fare del cambiamento un’opportunità”: questo il tema dell’appuntamento della rassegna “Metamorfosi” promosso da Coldiretti Mantova in collaborazione con Fondazione Palazzo Te. L’incontro, che si terrà giovedì 20 a partire dalle ore 18.30 nella Sala dei Cavalli vedrà come protagonista il Professor Franco Cesaro.
In un settore dove l’età media degli imprenditori agricoli è piuttosto elevata (57 anni la media in Ue) e il passaggio di testimone non sempre è così fluido, diventa imprescindibile ragionare in termini di ingresso di nuove leve, affiancamento aziendale, per arrivare in proiezione a un successivo ricambio.
“Il passaggio generazionale è l’aspetto finale del percorso – dichiara Franco Cesaro -. Bisogna lavorare su due piani diversi: quello imprenditoriale, economico, giuridico, organizzativo e quello familiare. E a differenza di altre imprese, questo mondo, che è tutto insieme, trasporta i valori e la cultura della famiglia direttamente nell’impresa: usi, costumi, miti, leggende, fatti, misfatti, sono un’unica cosa”.
A dialogare con Cesaro,  fondatore e consulente di Cesaro & Associati, studio con sedi a Verona, Trento e Brescia sarà il direttore di Coldiretti Mantova, Giuseppe Ruffini.

“In una provincia come la nostra, dove la presenza dei giovani imprenditori agricoli titolari di azienda non arriva al 5% – sottolinea il presidente Fabio Mantovani – Coldiretti Mantova vuole sostenere il dialogo e il confronto fra generazioni, affiancando le imprese per una crescita non solo reddituale, ma anche culturale, improntata sull’innovazione, sulla visione prospettica del futuro, coniugando responsabilità e coraggio”.
Essenziale, secondo il professor Cesaro, il ruolo delle organizzazioni come Coldiretti. “Gli imprenditori nel passaggio generazionale hanno bisogno di trovare un punto di incontro che sia portato avanti da alleati, da persone che capiscano il linguaggio dell’impresa e della famiglia e che abbiano le competenze per tracciare una rotta. Per questo le strutture di servizio sono fondamentali ed è importante partecipare alla vita associativa, benché in questo momento storico la gente faccia a volte fatica a dedicare tempo”.