– MANTOVA – Progest stoppa tutti i licenziamenti e assume a tempo indeterminato anche i lavoratori con il contratto in scadenza. E’ la notizia arrivata oggi al termine dell’incontro tra l’amministratore delegato delle Cartiere Villa Lagarina Francesco Zago, affiancato dal procuratore speciale di Progest Carmine Damiano, e i segretari generali territoriali di Cgil, Cisl e Uil Daniele Soffiati, Dino Perboni e Paolo Soncini.
E’ lo stesso Damiano a spiegare che l’incontro con i sindacati ” si è svolto in un clima di estrema distensione, pur nella consapevolezza della delicata situazione dell’azienda.
L’auspicio di tutte le parti è che la Conferenza di Servizi possa concludersi nei tempi ipotizzati dalla Provincia” (il 28 febbraio per la Valutazione di Impatto Ambientale -Via- e il 9 marzo per l’Autorizzazione Integrata Ambientale -Aia- ndr) Di qui la decisione di assumere a tempo indeterminato i 19 lavoratori che avrebbero avuto il contratto in scadenza il 31 gennaio e i 4 con la scadenza contrattuale qualche settimana più tardi”.
In questo modo anche per loro, come per i 20 già assunti a tempo indeterminato, si potrà ricorrere agli ammortizzatori sociali.
Per tutti partirà infatti da febbraio la cassa integrazione straordinaria nella speranza che nei tempi più brevi possibili possa ripartire l’attività di test della cartiera ferma dallo scorso aprile.
Azienda e sindacati, sull’incontro odierno, hanno stilato un comunicato in cui si legge:” le parti, in un clima di collaborazione, hanno concordato di salvaguardare i livelli occupazionali di tutto il personale. Nell’attesa di ottenere le necessarie autorizzazioni per la ripresa dell’attività produttiva, si è concordato di dar corso all’attivazione degli ammortizzatori sociali. Le parti si incontreranno nel mese di febbraio per dar seguito alle procedure di legge. Le parti confidano che gli iter autorizzativi si concludano secondo i tempi già indicati dalla Provincia di Mantova nell’ultima Conferenza dei Servizi, per consentire l’apertura dell’attività produttiva e quindi lavorativa”.
“E’ un ponte che consente di salvaguardare i lavoratori e di dare un pò di fiato all’azienda nell’attesa che questa riprenda la propria attività” hanno concluso i tre segretari generali.