Transizione 5.0, Apindustria protesta: “Fondi bloccati senza preavviso, garantire domande già presentate”

MANTOVA – Cresce la preoccupazione tra le piccole e medie imprese mantovane dopo l’annuncio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy sull’esaurimento dei fondi destinati alla misura Transizione 5.0, il credito d’imposta pensato per sostenere gli investimenti in innovazione, digitalizzazione ed efficienza energetica.

Un provvedimento arrivato all’improvviso, che ha lasciato spiazzate molte aziende del territorio, già pronte ad avviare o completare investimenti significativi.
È una situazione assurda – commenta Francesco Ferrari, presidente di Apindustria Mantova –. Le imprese hanno pianificato, firmato contratti e assunto impegni contando su una misura dello Stato. Bloccare i fondi senza preavviso è incomprensibile. Serve una risposta immediata e chiara per garantire la copertura delle domande già presentate. Gli investimenti non aspettano.”
Il presidente Ferrari rincara la dose: “Molte aziende si sono già esposte economicamente, firmando contratti e ordinando impianti importanti. Ora, escluse dal sostegno promesso, rischiano di pagare il prezzo più alto: dover rispettare impegni finanziari senza più l’aiuto dello Stato su cui avevano fatto affidamento.” Apindustria rappresenta imprenditori che lavorano “sul campo”, e chiede meno formalità e più pragmatismo:
Meno burocrazia e più fiducia nelle aziende. Chi investe e innova non può essere ostacolato da procedure lente o regole che cambiano in corsa. Servono tempi rapidi e certezza operativa, perché ogni settimana persa significa rinviare ordini, piani di sviluppo e assunzioni. Chiediamo stabilità, semplicità e tempestività nelle misure: la politica economica deve camminare al passo delle imprese, non il contrario.”

Il presidente di Apindustria invita poi a guardare avanti:
“Risolvere subito questa situazione è fondamentale, ma allo stesso tempo bisogna lavorare al perfezionamento delle prossime misure di incentivazione che dovranno essere più operative, concrete e davvero capaci di stimolare gli investimenti. Non servono annunci o progetti sulla carta: servono strumenti chiari e accessibili.”

Anche Confimi Industria, di cui Apindustria Mantova è parte, ha sottolineato la necessità di una risposta rapida e concreta. Dopo le rassicurazioni del Ministro Urso, il presidente Paolo Agnelli ha ribadito l’importanza di garantire continuità e di confermare le coperture per tutte le imprese che hanno già presentato domanda.

A condividere la preoccupazione è anche Alessandra Tassini, referente area economia di Apindustria Mantova:
Le nostre aziende hanno dimostrato grande responsabilità, investendo in sostenibilità e innovazione. Ora serve che le istituzioni siano altrettanto responsabili, garantendo continuità alle misure e sostenendo concretamente chi crea valore e occupazione.”

Dalle PMI mantovane arriva dunque un messaggio chiaro: basta stop improvvisi, serve fiducia nel sistema produttivo. Perché, come ricorda Ferrari, “quando le imprese si fermano, si ferma anche il Paese”.