MANTOVA – “I 15 Vigili del Fuoco in arrivo a Mantova non sono altro che la consueta quota di personale assegnata negli ultimi anni a questo Comando, quantitativo del tutto insufficiente a colmare le criticità operative esistenti. Inoltre, a tale assegnazione seguirà presumibilmente una mobilità nazionale del personale più anziano che tenderà ad avvicinarsi alla propria residenza”. A precisare quanto annunciato ieri e cioè l’arrivo di nuovo personale in forza al presidio mantovano sono Roberto Zanoni, FP CGIL VV.F, Franco Cesi, FNS CISL VV.F e Ferdinando D’Anna, UIL PA VV.F.
“Da tempo, le organizzazioni sindacali scriventi denunciano con costanza e concretezza la grave carenza di personale operativo che affligge il Comando di Mantova – prosegue la nota delle tre organizzazioni sindacali – una carenza strutturale che ha già determinato, in più occasioni, la chiusura temporanea della Sede di Suzzara, la ridotta operatività “solo con 3 operatori presenti” sia della stessa Suzzara sia della Sede distaccata di Viadana, nonché la difficoltà a garantire il dispositivo minimo di soccorso presso la Sede Centrale del Comando Provinciale”.
“Se per la componente politica tale notizia può apparire positiva – concludono – per noi in primo luogo operatori del soccorso e, al tempo stesso, rappresentanti sindacali, non rappresenta un reale miglioramento. È verosimile che, senza interventi più incisivi, la situazione rimanga immutata. Le ricadute potrebbero tradursi in ulteriori restrizioni da parte del Comando nella concessione di ferie e permessi, fino al rischio di limitare la partecipazione del personale ai corsi di formazione, corsi che sono fondamentali per mantenere elevati standard di sicurezza ed arricchire le competenze, a beneficio sia degli operatori sia della cittadinanza”.
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