5.400 fiaccole in cammino da Solferino a Castiglione: la CRI ricorda il 1859 e guarda a Gaza

SOLFERINO/CASTIGLIONE – 5.400 fiaccole hanno illuminato Solferino questa sera per il tradizionale appuntamento con la fiaccolata che ogni anno accoglie volontarie e volontari provenienti da tutto il mondo. 5.400 persone che a piedi fino a Castiglione hanno voluto ricordare il conflitto del 1859 tra gli eserciti austriaco da una parte e franco-piemontese dall’altra.
Una fiaccolata che quest’anno aveva il pensiero rivolto a Gaza e alle guerra che quotidianamente uccidono indifesi, bambini, operatori umanitari.
Dopo i discorsi delle autorità torce accese quindi e ritrovo nei luoghi dove l’idea di Henry Dunant ebbe origine, per rinnovare lo spirito del Movimento della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Ospite quest’anno, infatti, è stato Younis Al-Khatib, presidente della Mezzaluna RossaPalestinese (PRCS).
“L’azione di Israele impedisce la consegna degli aiuti. Ogni volta che avviene la distribuzione del cibo da parte delle organizzazioni umanitarie, non vengono rispettate le norme del Diritto internazionale umanitario e molte persone vengono uccise. Uccisioni che riguardano anche i nostri colleghi, in tanti hanno perso la vita in servizio, mentre stavano dando aiuto a persone che avevano bisogno”. Con queste parole Younis Al-Khatib, presidente della Mezzaluna rossa palestinese (Prcs), ha raccontato la situazione nella Striscia di Gaza nel suo intervento al tavolo di confronto sul cambiamento che si è svolta a Montichiari, come parte delle iniziative pre fiaccolata.
Parole che ha ribadito anche questa sera in piazza Castello a Solferino prima dell’accensione delle torce.
“Viviamo tempi molto, molto difficili. È fondamentale ribadire l’importanza dei nostri Princìpi. Solo a Gaza sono stati uccisi 51 volontari della Mezzaluna Rossa Palestinese, è inaccettabile – ha detto Younis Al-Khatib – “Non possiamo lasciare che queste azioni restino non giudicate. Diamo giustizia a queste anime”, ha rimarcato. “Davanti a me una bellissima immagine, come un dipinto. Persone che vengono da tutto il mondo, è bellissimo rivivere qui a Solferino quello che fa di noi l’essere Volontario della Croce Rossa. Sono qui anche a portarvi un messaggio di speranza, voglio testimoniare quanto stanno facendo i nostri Volontari che, a Gaza, in soli tre giorni hanno rimesso in piedi un sistema di assistenza sanitaria che era stato distrutto, che continuano a dare assistenza a tante persone che ne hanno bisogno, ai bambini. Proseguono nel loro lavoro, nonostante tutto, nonostante il conflitto”, ha concluso il Presidente della PRCS.

All’evento hanno partecipato le più alte cariche istituzionali della Croce Rossa: il presidente nazionale della CRI Rosario Valastro, il Direttore Generale della CRI Debora Diodati, che terrà un intervento ufficiale, il Presidente della CRI della Lombardia Maurizio Bonomi, oltre a rappresentanti dei comitati internazionali e di delegazioni provenienti da tutto il mondo e alle autorità locali il Prefetto di Mantova, Roberto Bolognesi, il sindaco di Solferino Germano Bignotti, il comandante al reparto operativo dei carabinieri di Mantova, Giorgio Feola e la senatrice Paola Mancini.
“Chiedo un minuto di silenzio per tutte le vittime delle organizzazioni umanitarie” – ha detto il presidente nazionale della CRI, Rosario Valastro. E in un attimo la piazza gremita da oltre 5 mila persone, che fino ad un attimo prima ballava, cantava e si divertiva si è ammutolita, in un silenzio assordante.
“Noi siamo e dobbiamo essere sempre dalla parte dell’umanità – ha proseguito Valastro –
Castiglione nel 1859 aveva 4mila abitanti, arrivarono 6mila feriti, in questi territori ci sono stati 40mila morti – non ci si è persi d’animo, la CRI prima di parlare, ha fatto. Ecco per tutti i nostri predecessori, per chi ha fondato la Croce Rossa noi abbiamo la responsabilità di andare avanti e di continuare a crescere nel loro esempio. Questa è una nostra responsabilità”.
“Qualcuno è arrivato ad accusare la Croce Rossa di stare troppo in silenzio. Ebbene, la Croce Rossa non parla, la Croce Rossa agisce. E nel momento in cui agisce – ribadisce Valastro – a favore dei più vulnerabili sta parlando, sta dicendo da che parte sta. Dalla parte di chi aiuta tutti, senza distinzioni. Non parlare non significa non pensare. E il nostro silenzio non è né accondiscendenza né indifferenza e non è neanche ignavia verso le sofferenze e verso le violazioni. Il nostro silenzio fa posto alla nostra azione per chi ha bisogno in quel momento, senza distinzione di sesso, razza, religione, orientamento e la nostra azione rende chiari gli obiettivi, chiarisce il carattere della nostra Associazione, del nostro Movimento e fa vedere che siamo sempre e solo da una parte: dalla parte dell’Umanità!”

Piazza Castello e la partenza dalla Fiaccolata

La fiaccolata di notte

I primi arrivi a Castiglione

La giornata odierna si è aperta con l’inaugurazione del rinnovato Museo Internazionale della Croce Rossa a Castiglione delle Stiviere che ha riaperto i battenti dopo gli interventi di messa in sicurezza e la realizzazione di nuove sale interattive e immersive.