MANTOVA – “Abbiamo fatto tutto il possibile da parte nostra, firmato protocolli, dotato i mezzi di video sorveglianza e audio sorveglianza, ma manca ancora un passaggio, ci vogliono più controlli”. A dirlo è Sandro Anteini della Filt-Cgil Mantova in riferimento all‘aggressione avvenuta sull’autobus ieri sera in pieno centro.
“Abbiamo visto che queste cose succedono sempre più spesso nelle giornate di festa intorno alle 17 o alle 18, iniziano giù dal mezzo e a volte continuano a bordo ma quasi sempre al capolinea – prosegue Anteini – forse sarebbe il caso di mettere della sorveglianza alle fermate, non dico a bordo perchè ci vorrebbe troppo personale, ma a terra nei capolinea delle linee calde”.
L’aggressione è avvenuta sulla linea 12 che va a Lunetta e al Boma, una delle linee che viene appunto considerata calda.
Tanti i protocolli sicurezza firmati dalle organizzazioni sindacali, così come le proposte di legge “ma ora sono Regione e Governo che devono fare qualcosa – prosegue – noi abbiamo già detto e fatto tutto quello che era in nostro potere. Le nostre proposte hanno un unico obiettivo: quello di salvaguardare le persone che viaggiano e il personale, in questo non dovrebbe esserci destra o sinistra ma dovremmo remare tutti nella stessa direzione”.
UTP, BERTOLINI: “SDEGNO PER QUANTO ACCADUTO”. NUOVA LETTERA A PIANTEDOSI
“Desideriamo esprimere il nostro sdegno sui fatti accaduti ieri sulla linea 12 che da Gazzo Bigarello porta a Mantova. Nella mattinata odierna ho scritto nuovamente alla segreteria del Ministro Matteo Piantedosi poiché in un incontro in Trenitalia lo scorso giugno mi aveva garantito una sua visita a Mantova proprio per incontrare gli Uomini e Donne della Polizia di Stato Questore e Prefetto e fare il punto dei tanti episodi di microcriminalità, senza alcuna ingerenza o walzer di pelitici buoni a creare solo polemiche” A parlare è Andrea Bertolini, Dirigente UTP Associazione Utenti del Trasporto Pubblico.
“Quello di ieri – prosegue Bertolini – è un regolamento di conti a tutti gli effetti ma si andrà ad inserire in quei reati di aggressione a mano armata. Ho avuto anche segnalazioni di utenti che mi hanno personalmente segnalato a bordo occasionale presenza di persone con una pistola alla cintola”.
Dal momento che le prime indicazioni pareva che l’arma utilizzata per accoltellare il giovane sia stata comprata al Carrefour Bertolini aggiunge “Ho scritto anche alla Carrefour perché mi risulta che i coltelli debbano essere venduti esclusivamente a maggiorenni al pari di alcool e tabacchi. Nei prossimi giorni daremo altre informazioni su quanto da noi attuato compreso un incontro con Prefetto Questore e Comandante provinciale dei carabinieri”.
“Solidarietà alle Forze dell’ordine e ai dimenticati autisti Apam” – conclude.
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