VIADANA – E’ scomparso all’età di 97 anni, che aveva compiuto soltanto pochi giorni fa, Pietro Borettini in arte Pedar, figura-simbolo e custode della cultura dell’Oglio Po mantovano. Cantastorie, poeta, musicista, in definitiva artista a tutto tondo, Pedar è sempre stato considerato il portavoce di un territorio intero, del quale ha raccontato la vita quotidiana e le tradizioni.
Pietro Borettini era nato a Viadana il 27 giugno del 1928 da Giacomo Borettini e Adele Zanoni. Quinto di nove fratelli, in tenera età cadde dal letto e ciò gli causò una menomazione a una gamba. Appartenente a una famiglia molto povera, iniziò a lavorare in giovane età passando da un lavoro all’altro, facendo il calzolaio il venditore di bambole, il gelataio e nella maturità l’operaio in una piccola fabbrica di spugne. Nel l965 il matrimonio con Ines Artoni da cui l’anno successivo nasce Alessandra, che gli darà due nipoti: Davide e Gaia.
Nelle sue molteplici attività lavorative, Pedar è sempre entrato in contatto con mestieri che gli hanno permesso di conoscere la gente del territorio, a partire proprio da Viadana con i suoi quartieri e le sue frazioni. Nascono così i suoi personaggi popolari, dall’arrotino all’ombrellaio al falegname, raccontati in ogni forma di linguaggio (prosa, poesia, racconto, cantastorie) e di arte in generale, dalla pittura alla scultura: personaggi che vengono poi esposti al Museo della Città del MuVi, in una sorta di galleria popolare che cristallizza un tempo ormai perduto.
Nel Dopoguerra, a partire dai primi anni Cinquanta, Pedar si afferma come autore di canzoni dialettali che porta nelle piazze di tutti i paesi e nelle sagre. L’ironia, la vitalità, la sensibilità e il buonumore che i brani trasmettono ne fanno un autore impareggiabile. Con il tempo arriveranno anche le commedie dialettali, step quasi inevitabile per un autore che è una continua fucina di idee. E’ così che diviene il custode della tradizione popolare, sempre esprimendosi in dialetto viadanese.
Innumerevoli i riconoscimenti ottenuti nella lunghissima carriera. Nel 2003 riceve il premio come Viadanese dell’anno; lo scorso anno gli è stata assegnata la cittadinanza onoraria di Pomponesco. Molti altri attestati gli sono stati conferiti da Comuni mantovani. “Da parte dell’Amministrazione comunale di Viadana – ha commentato il Sindaco Nicola Cavatorta – le più sentite condoglianze. Siamo dispiaciuti, Pedar da artista poliedrico ha saputo rappresentare la viadanesità in tutte le sue sfaccettature regalando un sorriso, durante la sua lunga vita, a tante generazioni. La sua arte rimarrà ai posteri come patrimonio di tradizioni e cultura per le future generazioni”. “Piango un interprete autentico dei valori del nostro territorio – ha aggiunto il Sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio – un riferimento certo di moralità e di etica che “ridendo castigat mores” ed eleva ad arte le storie della nostra cultura popolare”.