ROVERBELLA – Procede spedito l’iter che porterà la rinnovata Scuola Primaria di Roverbella a dotarsi di un’ala utilizzabile come mensa e, al di fuori degli orari curricolari, anche come spazio polifunzionale a disposizione della comunità.
In data 11 febbraio, infatti, tramite determina di giunta sono stati aggiudicati i lavori per la costruzione del nuovo edificio – che sarà annesso al plesso – alla ditta Demetra Lavori Srl di Caltanissetta, che si è aggiudicata la gara d’appalto con un ribasso del 9,61%: rispetto a una base d’asta di 736mila euro, l’importo dei soli lavori sarà di 660mila euro (il totale del quadro economico, prima dell’asta, era di 929mila euro).
In questi giorni l’amministrazione comunale incontrerà la ditta per procedere con un cronoprogramma che dovrà necessariamente procedere spedito, essendo l’opera finanziata tramite fondi PNRR. “I lavori – spiega la vicesindaca e assessore alle Opere Pubbliche Alessandra Madella – devono iniziare, da contratto, entro il 30 aprile di quest’anno, per concludersi entro e non oltre il 30 giugno 2026”.
L’intervento di fatto va a implementare i servizi in uso alla Primaria che è stata riqualificata e “riconsegnata” a studenti e corpo docente soltanto poche settimane fa. “La scuola non ha una mensa – spiega Madella – tant’è vero che i bambini escono a piedi per recarsi a pranzare nel plesso limitrofo. L’intervento consiste nella realizzazione della mensa in ampliamento alla struttura attuale della Primaria, tant’è che ci si può entrare direttamente dal plesso. Di fatto, però, è una nuova costruzione di 326 mq che può ospitare circa 128 posti a sedere: del resto, oggi come oggi, il tempo pieno è sempre più richiesto dalle famiglie”.
L’edificio si sviluppa in un unico piano progettato anche per trasformarsi, in caso di necessità, in un ambiente polifunzionale per incontri civici, convegni, necessità di associazioni e realtà locali. Questo anche in ragione del fatto che avrà un suo ingresso indipendente al quale si accederà dal cortile. “In questo modo, il vicino “plessino” – conclude Madella – tornerà in uso alla Scuola Primaria come luogo per le attività di laboratorio e per quelle di potenziamento della primaria”.