Agricoltura, il ministro Lollobrigida in visita a Mantova: “Difendere la qualità dei nostri prodotti per incentivare l’export”

MANTOVA – Caro energia, carni sintetiche ed export. Questi i temi affrontati dal ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida durante la visita virgiliana di oggi, a sostegno anche dei 4 candidati mantovani Bulbarelli Beduschi, Gozzi, Carrerri, alle regionali di Fratelli d’Italia. Presenti oltre al presidente della Provincia Carlo Bottani, anche il parlamentare Carlo Maccari e la senatrice Paola Mancini.

Prima tappa a Corte Spinosa a stretto contatto con la realtà agricola mantovana. Anche nel nostro territorio, il caro energia ha rappresentato uno scoglio importante. Il ministro ha elencato le misure messe in atto dal Governo per favorire alcuni settori, tra cui quello agricolo.

Posizione netta da parte dell’Italia per le carni sintetiche, che il ministro ha definito “Dannose per il sistema produttivo e per la salute”.

La visita è proseguita poi al Consorzio Virgilio una realtà che conferma la vocazione dell’agroalimentare mantovano all’export, uno dei temi su cui ha insistito il ministro Lollobrigida. “Abbiamo superato i 60 miliardi di esportazioni nell’agroalimentare – ricorda Lollobrigida -: è troppo poco, possiamo e dobbiamo fare di più, per le potenzialità dei prodotti di qualità” ha detto il ministro

Al Consorzio Virgilio il presidente Paolo Carra, il direttore di Coldiretti Erminia Comencini e alcuni consiglieri lo hanno accompagnato nella visita agli stabilimenti, fra magazzini di stagionatura e linee di produzione.

I numeri. “Siamo la seconda provincia agricola d’Italia, con una produzione di 1,5 milioni di forme di Grana Padano, 400.000 forme di Parmigiano Reggiano, 1,1 milioni di maiali destinati alle produzioni Dop dei prosciutti di Parma e San Daniele – ha riassunto Carra -. Possiamo contare su oltre 6mila ettari coltivati a melone mantovano Igp, una delle punte di diamante a livello nazionale, così come possiamo vantare produzioni di qualità in ambito ortofrutticolo, dall’insalata alla pera mantovana Igp, fino al florovivaismo, che conta 270 aziende ed è leader a livello nazionale. Siamo una provincia di trasformatori, tanto che la produzione agroalimentare del territorio pesa per il 20% della plv dell’intera Lombardia, grazie a 7.300 imprese agricole, 300 delle quali condotte da giovani. Negli anni abbiamo intercettato il maggior numero di risorse a livello di Programma di sviluppo rurale lombardo”.

Le sfide. Restano alcuni nodi da risolvere. “Abbiamo problemi di manodopera – dichiara Carra -. Pensiamo alla raccolta dell’ortofrutta o dell’uva. È positivo il provvedimento di assunzione temporanea, seppure nel periodo limitato di 45 giorni, ma è necessario essere più veloci per decidere i flussi”.

Le risposte del ministro Lollobrigida. Articolato l’intervento del ministro Lollobrigida, che spazia dal decreto flussi e all’esigenza di manodopera (“dobbiamo capire se c’è una risposta lavorativa interna, senza per questo chiudere la porta all’immigrazione regolare, alla formazione anche nei Paesi di origine, dobbiamo poter pianificare), alle risposte legate al caro-energia (“abbiamo messo a disposizione 30 miliardi), fino al ruolo che deve giocare l’Italia in Europa e nel mondo.

Nuovo ruolo dell’Italia anche in Europa, soprattutto per incidere maggiormente a livello politico. “Il Nutriscore è una scelta aberrante – commenta il ministro -. Non serve a informare, ma a condizionare le scelte dei consumatori. Allo stesso modo le etichette sul vino, oggetto di attacco intollerabile, senza alcuna presa di posizione da parte della Commissione europea, che le ha avallate”. O come la carne sintetica, “negazione di una cultura e di un mondo come quello agricolo”. Un’Europa, in buona sostanza, che è da cambiare attraverso il dialogo e l’azione.

Il ministro punta a potenziare il Sistema Italia, attraverso “filiere che vengono ricomposte e valorizzate – insiste -. Perché acquistare i vitelli in Francia, quando possiamo allevare in zone come Sicilia e Sardegna e potenziare il nostro modello?”. Azioni mirate a rendere l’Italia “una superpotenza dell’agroalimentare, grazie alla qualità. solo così potremo creare ricchezza da redistribuire a quelli più deboli di noi”.

Vedi il video approfondimento con l’intervista al ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida