Al Parco Te il lancio della campagna referendaria con Adelmo Cervi e Tommy Kuti

MANTOVA – Sarà il Parco Te, nella piazza circolare verso l’esedra della Villa Giuliesca, a fare da cornice al lancio ufficiale della campagna referendaria per i 5 SI in vista del voto dell’8 e 9 giugno. L’appuntamento è per domani, sabato 12 aprile, dalle ore 10 alle ore 12, con l’evento organizzato dal Comitato provinciale 5SI, alla sua prima uscita pubblica.

Due gli ospiti d’eccezione: Adelmo Cervi, figlio di Verina Castagnetti e Aldo, terzogenito dei sette fratelli Cervi, fucilati dai fascisti nel 1943, e il rapper castiglionese Tommy Kuti, artista di origini nigeriane, laureato in Scienze della Comunicazione, noto per il suo impegno sui temi dell’immigrazione e dell’integrazione. Fondatore dell’etichetta indipendente Mancamelanina, Kuti ha partecipato anche a Pechino Express nel 2018. Durante la mattinata sarà possibile assistere agli interventi dei due ospiti, raccogliere materiale informativo sui cinque quesiti referendari e conoscere da vicino le tematiche al centro del voto: lavoro, sicurezza, diritti e cittadinanza.

Quella di Mantova è solo una delle oltre 120 piazze italiane, a cui si aggiungono città europee come Parigi, Barcellona e Bruxelles, coinvolte nel lancio simultaneo della campagna. A Milano, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini interverrà dalla Camera del Lavoro, dando il via ufficiale in diretta streaming nazionale.

“Sabato sarà una giornata importante – spiega Michele Orezzi, Segretario generale della Cgil di Mantova – perché si apre un percorso condiviso in cui le organizzazioni fanno un passo indietro, dando voce a un fronte collettivo e unitario. Da qui parte una campagna che toccherà ogni comune, ogni luogo di lavoro, ogni casa. Il voto dell’8 e 9 giugno rappresenta una vera occasione di cambiamento”. Anche Mirco Dei Cas, Presidente di Arci Mantova, sottolinea il valore dell’appuntamento: “Siamo davanti a una scelta che i cittadini possono compiere direttamente, con un sì. I cinque referendum rappresentano una riforma giusta e un segnale forte di civiltà. Non solo un riconoscimento di diritti, ma un contributo concreto alla coesione sociale e al benessere collettivo”.