Al Poma una scultura in memoria del primario Serra

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MANTOVA – Un busto in bronzo realizzato dall’artista mantovano Aldo Falchi, raffigurante Giovanni Serra, primario di Chirurgia degli Istituti Ospedalieri di Mantova dal 1938 al 1963. Da oggi è esposto nella hall del Carlo Poma, secondo la volontà del figlio del professore, Gian Pietro Serra, che lo ha donato a Palazzo Ducale chiedendo che il busto fosse collocato in ospedale.

L’autore dell’opera è lo sculture celebre per la statua del Rigoletto, che si trova nel giardino della Casa del Rigoletto a Mantova. La scultura venne commissionata dai figli dell’effigiato, pochi anni dopo la sua scomparsa.

Giovanni Serra era approdato a Mantova dopo un analogo ruolo ricoperto all’ospedale di Ascoli Piceno e precedentemente a Casorate. Laurea a Sassari nel 1918, Serra era stato nominato direttore della Sezione Ortopedica e direttore del Laboratorio di Ricerche Cliniche ed Anatomo-patologiche dell’ospedale italiano “B. Mussolini” di Alessandria d’Egitto dal 1923 al 1932.

Dall’ottobre di quell’anno e fino al 1935 aveva operato alla Clinica Chirurgica di Pavia, dove aveva anche assunto incarichi di insegnamento universitario. Affiancò per tutta la vita all’impegno professionale una brillante passione per tutte le espressioni della cultura, prediligendo in special modo le belle arti, di cui fu fervido collezionista.

Nel dicembre del 1962, il presidente degli Istituti Ospedalieri di Mantova Bruno Vincenzi, nominò Serra primario chirurgo emerito, “a riconoscimento degli altissimi meriti acquisiti”. Si legge nella lettera di Vincenzi al medico: “Il Consiglio mi ha incaricato di rivolgerle il saluto affettuoso e cordiale dell’Amministrazione e l’ammirata riconoscenza per la lunga attività svolta con rara competenza e profonda dedizione al dovere, e per l’apporto tanto notevole che Ella ha dato allo sviluppo e all’affermazione dell’Ospedale nella pubblica considerazione”.

Aldo Falchi, erede di una famiglia di artisti, dopo aver frequentato l’Accademia di Brera iniziò una fiorente stagione produttiva ed espositiva che lo portò nelle maggiori capitali europee, per poi tornare a Mantova dove ricevette prestigiose committenze, sia pubbliche che private. Oltre alle numerose esposizioni in gallerie d’arte sia in Italia che all’estero, si segnalano altrettanti premi internazionali conseguiti dal maestro.

Nel “Ritratto del professor dottor Giovanni Serra” Falchi riesce a compendiare la storia e l’umanità, il rigore e la complessità della personalità dell’effigiato attraverso un modulato ricco di pieghe, di riflessi e di sfaccettature, resi con finissimo magistero tecnico.