Allarme salute bovini nel Mantovano: focolaio di Dermatite Nodulare Contagiosa

PORTO MANTOVANO – È stato individuato un focolaio di Dermatite Nodulare Contagiosa, nota anche come Lumpy Skin Disease, in un allevamento di Porto Mantovano. Questa scoperta ha portato le autorità sanitarie a istituire subito zone di protezione e sorveglianza per contenere la diffusione della malattia.

Cos’è la Dermatite Nodulare Contagiosa (Lumpy Skin Disease)?

La Dermatite Nodulare Contagiosa è una malattia virale che colpisce principalmente i bovini e gli ovicaprini (pecore e capre), cioè i ruminanti. Non è una malattia nuova, ha origini in Africa e dal 2015 ha iniziato a diffondersi anche nell’Europa dell’Est.

Il virus si diffonde principalmente attraverso insetti che si nutrono di sangue, come mosche, zanzare, zecche e culicoidi. È fondamentale sottolineare che questa malattia non colpisce l’uomo, ma interessa esclusivamente gli animali. Non è quindi una zoonosi e l’uomo non può essere contagiato, né direttamente né attraverso il consumo di carne o latte.
Il primo caso in Italia è stato registrato in Sardegna lo scorso 21 giugno in un bovino di un allevamento dal quale, recentemente, sono state effettuate movimentazioni in uscita verso due aziende lombarde: una della provincia di Mantova e una di Cremona.
L’individuazione del focolaio a Porto Mantovano rende necessaria una risposta rapida e coordinata.

Le misure di contenimento a Mantova:

Per evitare che la malattia si diffonda ulteriormente, l’ATS Valpadana ha subito attivato delle misure preventive, creando:

  1. Una zona di protezione: in un raggio di 20 chilometri attorno all’allevamento infetto, che include anche allevamenti di 25 comuni vicini, come Pegognaga.
  2. Una zona di sorveglianza: in un raggio di 50 chilometri.

Cosa comportano queste zone?

  • Divieto di movimento: È proibito spostare animali sensibili (bovini e ovicaprini) fuori dalla zona di protezione.
  • Gestione del letame: Non è consentito rimuovere o spargere letame o liquami senza un’autorizzazione specifica del servizio veterinario.

Queste restrizioni sono cruciali per bloccare il virus dove si trova. Per tutti gli operatori del settore e per chiunque acceda agli allevamenti nelle aree interessate, è di massima importanza seguire scrupolosamente le norme di biosicurezza, ovvero tutte quelle pratiche che impediscono l’ingresso o l’uscita di agenti infettivi.