Ancora disagi sulla Mantova-Modena. E ieri pomeriggio è spuntato anche il bus sostitutivo

Si guasta il passaggio a livello: il treno Modena-Mantova fermo sotto il sole per oltre un'ora

MANTOVA – Non c’è pace lungo la tratta ferroviaria Mantova-Modena. Lavori e malfunzionamenti hanno portato a ritardi e disagi anche negli ultimissimi giorni, facendo alzare la levata di scudi dell’Utp che, tramite Andrea Bertolini, torna a invocare interventi risolutivi.

La situazione, già gravata dai problemi ai passaggi a livello soprattutto nelle zone di Gonzaga e di Carpi, è peggiorata nel pomeriggio di ieri quando, “a causa di interventi che hanno sforato l’orario previsto – spiega Bertolini – si è dovuta interrompere per un paio d’ore la linea nella tratta tra Carpi e Modena”. Cosicché chi arrivava da Mantova ha potuto arrivare in treno fino a Carpi, e da lì ha dovuto salire sul pullman sostitutivo, con stessa trafila per chi si muoveva in direzione opposta.

“Per fortuna non è successo nella fascia oraria più critica, quella tra le 12 e le 15 – prosegue Bertolini – con gli studenti che tornano a casa. Studenti che già alla mattina arrivano con 30-45 minuti in media di ritardo”. Nei feriali, in città sulla linea Mantova-Modena transitano 1.500 pendolari tra studenti e lavoratori. Oltre 5mila, in totale, quelli che la utilizzano quotidianamente. “A questo punto, anziché produrre ritardi ogni pomeriggio, avrebbe più senso chiudere la linea 2-3 giorni con servizio sostitutivo tra Modena e Carpi o tra Modena e Suzzara, purché si faccia un intervento risolutivo ed efficiente”.

Bertolini annuncia infine di aver richiesto il ritorno del Frecciarossa sul binario 1 della stazione di Mantova: “perché alla mattina parte dal binario 5, con gli ascensori che spesso sono ancora chiusi e gli utenti che si trovano costretti a fare tutto il sottopasso e a portare le valigie a mano su per le scale? Ho già sentito Rfi Verona, la quale mi ha risposto che sarà fatto un ordine di servizio per riportare la Freccia sul binario 1, come è giusto che sia”.

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