MONZANBANO – La statua di Giannino Massarotto in Piazza Arti è tornata, purtroppo, al centro dell’attenzione per un nuovo atto vandalico. Ignoti hanno nuovamente danneggiato l’opera, frantumando ancora l’avambraccio della scultura. La scoperta è stata fatta questa mattina da un operatore comunale, che ha immediatamente lanciato l’allarme, palesando un profondo sconcerto: “Non abbiamo fatto in tempo ad aggiustarla che ancora l’hanno rotta in due pezzi”
Questo episodio di vandalismo si aggiunge a quello avvenuto lo scorso 2 giugno, a meno di 24 ore dalla posa della scultura. L’opera, intitolata “L’Uomo antropocentrico” e realizzata nel 1985 dall’artista cerlonghese, sembra essere diventata un bersaglio ricorrente. Un elemento che desta particolare preoccupazione è che, come già accaduto per il precedente danneggiamento, le telecamere di videosorveglianza non avrebbero registrato la scena del presunto atto vandalico, a causa di una non corretta orientazione che esclude dalla visuale la porta della piazza.
Il Maestro Massarotto, che aveva già digerito a malincuore il primo grave danneggiamento, provvedendo personalmente a ricostruire parte della mano frantumata solo pochi giorni fa, potrebbe ora valutare l’estrema misura di riportare a casa la sua opera.
Il sindaco Giorgio Cappa è intervenuto telefonicamente per commentare il recente episodio di vandalismo alla statua di Giannino Massarotto in Piazza Arti. Il primo cittadino ha spiegato che, dopo la precedente riparazione, l’artista aveva coperto l’opera con un telo protettivo. È stato un operatore comunale, rimuovendo il telo, a scoprire che l’avambraccio della scultura era stato nuovamente danneggiato.
Riguardo alla questione della videosorveglianza, spesso sollevata, il sindaco Cappa ha riconosciuto che “è vero che la telecamera della piazza è orientata in un certo modo”. Tuttavia, ha prontamente aggiunto che “intorno ci sono altri strumenti di videosorveglianza e per arrivare al luogo dove è posizionata la statua c’è un passaggio obbligato”. Questo lascia ben sperare per le indagini in corso, poiché sarà possibile “visionare le immagini per cercare di scoprire il presunto vandalo”. La statua è tornata nelle mani dell’artista che proverà a risistemarla. Una volta riportata sulla piazza verrà protetta da una sorta di cancello.
Il sindaco ha anche fornito importanti chiarimenti sul precedente danneggiamento, avvenuto lo scorso 2 giugno. Contrariamente a quanto si potesse pensare, la rottura dell’avambraccio in quella circostanza non fu un atto vandalico intenzionale, ma fu provocata accidentalmente da un ragazzino di 11 anni che, giocando con alcuni amici, si era aggrappato alla statua. Il padre del giovane, con un gesto di grande responsabilità, ha accompagnato il figlio in municipio per la stesura di un verbale, nel quale è stato descritto l’incidente e assunta piena responsabilità per l’accaduto.
Le autorità locali continuano a lavorare per identificare i responsabili del più recente danneggiamento, ribadendo l’importanza del rispetto per il patrimonio artistico e culturale della comunità.
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