Angurie: tra pioggia e scottature calo di produzione del 20%

-20% e scarsa qualità, almeno all’inizio: sono questi i dati dell’annata dell’anguria mantovana diffusi dal Consorzio agrituristico mantovano.

“Abbiamo avuto un calo di produzione del 20% – spiega Andrea Longhi, titolare dell’azienda agricola Longhi Dino e Andrea di Ostiglia – fino a metà maggio anche la qualità era scarsa e con dei difetti, c’era tanta domanda e quindi i prezzi erano alti e ci siamo salvati così. Inversione di tendenza dopo ½ giugno, il caldo ha aiutato le angurie in pieno campo che sono diventante buonissime, ma è scesa la domanda per cui i prezzi sono crollati – continua Longhi.  “Un’annata positiva comunque – conclude Longhi – che solitamente produce 3.500 quintali di angurie ( 500 quintali in serra e 3mila in campo) – sicuramente chi ha solo quelle in campo  ha avuto molta più difficoltà”.

“E’ stata un’annata difficile – dice Giovanni Tenca, titolare dell’omonima azienda a Sabbioneta – prima il freddo e la pioggia di maggio – spiegaTenca – poi troppo sole e caldo è un’impresa salvarle dalle scottature. Per avere una buona qualità, poi, bisogna andare su quelle dagli 8 ai 15 kg, quelle più piccole sono invece di scarsa qualità. Di solito la nostra produzione era di 600 quintali – conclude Tenca – quest’anno è stata sui 450-500 quintali” .

Anguria o cocomero?

In Italia è stata introdotta dagli arabi a partire dal XII secolo. A seconda del luogo prende nomi diversi, se al Nord è quasi sempre “anguria” nell’Italia centrale diventa “cocomero“,  da Napoli in giù poi spesso viene chiamata “melone d’acqua“.

Formato per il 95% da acqua è il frutto mangia e bevi per eccellenza

Sono ben 1200 le varietà , ma quelle più coltivate sono una 50ina, in una logica di uniformità che purtroppo va ad intaccare gravemente le biodiversità.  L’Italia è uno dei principali produttori europei e ogni anno 100 milioni di angurie vengono raccolti nelle campagne italiane per un totale di 500mila tonnellate per l’ 80% in pieno campo e per il 20% in serra. Tra le varietà a rischio estinzione, purtroppo, c’è anche l’anguria di Viadana, insieme alla rossa di Calabria, il cocomero di Faenza e la gigante di Castellammare.

Varietà cromatiche e di peso

Oltre al cocomero a polpa rossa esistono altre varietà cromatiche come il bianco, giallo, arancio. Forma tonda e piccole dimensioni stanno guadagnando terreno sul quelle ovali e allungate di grandi dimensioni. Per piccole di intende 1-2kg: sono più facilmente trasportabili, le consumi più velocemente di quelle grandi da 15-20 kg, le piccole sono degli ibridi che vengono da altre nazioni (la sugar baby dall’America per esempio), ma sono coltivate sempre più spesso anche in Italia. Una curiosità:il cocomero più grosso è stato raccolto negli Usa, in Tennesee nel 2013. Pesava 159 kg.

Le angurie dell’azienda agricola di Giovanni Tenca saranno protagoniste domani, sabato 17 agosto, al mercato contadino di Borgochiesanuova dalle 9 alle 13 degustazioni di anguria fresca.