Anni ’60, l’handicap fisico non impedisce al mister di far vincere la propria squadra

PEGOGNAGA – Quando le Tv private non esistevano e quella di Stato con Mike Buongiorno attirava anziani e pubblico femminile, ad appassionare ragazzi, giovani e anche molti uomini e donne erano i tornei notturni di calcio, organizzati in parrocchia a Pegognaga dal viceparroco don Dante Lasagna con l’aiuto di un nutrito gruppo di volontari sul campetto dell’oratorio dietro la canonica; sul campo comunale li organizzava l’Uisp.
Piccole aziende sponsorizzavano i tornei dell’una e dell’altra parte con coppe e medaglie, più spesso con salami, parmigiano, spumante, panettoni. Nel 1968 sul campo Ferrari fu disputato il primo torneo notturno Festival dell’Unità. Lo vinse la formazione di Benito Tosi, unico coach italiano di calcio portatore di handicap fisico, essendo stato colpito da bambino da poliomielite. Nonostante la disabilità fisica fu in grado di preparare giovani calciatori, grazie alla grande passione per lo sport più amato dagli italiani, ma soprattutto per la singolare intuizione psicotattica. A sollevare l’ambita coppa è infatti Tosi. Nella foto, concessaci da Gianni Carra (fratello maggiore di Marco attuale consigliere di Regione Lombardia) all’epoca allievo del bravo mister. Da sinistra in piedi sono riconoscibili Vincenzi, Orlandini, x, Marchini, x, Caiumi, Fiori, Mondini, Semeghini, Tosi, Porcelli, x, Bertolini, x, x, Marco Carra, Ghirelli, Renusi, Gianni Carra; accosciati Savi, Rebuzzi, Messora, Bigi, Benatti, Zermian, Porcelli, Rossi. Anni belli allora! Anni in cui, senza telefonino, era più socialmente vissuta.

Riccardo Lonardi

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