Approda a Mantova l’Associazione Socialista Liberale

MANTOVA – “Un associazione politica che non vuole assolutamente prendere il posto dei partiti ma che si pone come punto di riferimento per quell’area riformista i cui elettori oggi non si vedono rappresentati dai due poli”. Così è stata definita stamani la nuova Associazione Socialista Liberale presentata nel foyer del teatro Sociale dal segretario provinciale del Psi Michele Chiodarelli e da Mauro De Bue, quattro volte deputato socialista e già direttore de L’Avanti on line.
Una nuova Associazione dunque, che si sta presentando su tutto il territorio nazionale, e che mette insieme nel suo nome le due grandi scuole politiche del Novecento. “Questo con la convinzione di quanto sia attuale la necessità di coniugare la tradizione riformista con quella del liberalismo sociale” ha dichiarato Del Bue il quale ha evidenziato più volte come, “con la Seconda Repubblica abbiano trovato casa gli ex Dc, gli ex Pci e persino gli ex Msi oggi al governo, ma non i socialisti”.
All’appello hanno già risposto in diversi tra cui l’ex sindaco di Mantova Sergio Genovesi, il consigliere comunale del capoluogo Enrico Grazioli, il docente universitario Alberto Grandi, la moglie del compianto ed indimenticato sindaco di Mantova Gianni Usvardi, signora Milena, e poi Enrico Alberini, Gianni Mistrorigo, Giulia Martelli, e Mauro Valentino.
L’Associazione inizierà a breve ad organizzare iniziative sul territorio mantovano: tra le prime la presentazione dell’ultimo libro di Alberto Grandi “Storia delle nostre paure alimentari” e un incontro il 29 maggio con Riccardo Nencini, già senatore, sul delitto di Giacomo Matteotti. Il 30 maggio 1924  fu infatti il giorno del suo celebre discorso alla Camera contro i fascisti, di cui capì la deriva totalitarista. Matteotti chiese in particolare di invalidare le elezioni politiche del precedente 6 aprile per evidenti irregolarità e con ciò firmò il suo destino: il 10 giugno venne infatti assassinato.
E insieme all’Associazione Socialista Liberale rinasce, in versione digitale, il quotidiano “La Giustizia”, fondato nel 1886 da Camillo Prampolini e precursore dell’Avanti che nacque 10 anni dopo. Come la storica versione cartacea, che fu peraltro diretta per 17 anni dal mantovano Giovanni Zibordi, anche quella digitale prende vita nella città di Reggio con direttore lo stesso Del Bue il quale ha dichiarato come, tra i primi temi su cui il quotidiano si focalizzerà, ci sono “la battaglia sui salari e la riforma della giustizia”. Anche Chiodarelli sarà tra i giornalisti e, alla luce della sua grande passione per lo sport che lo ha visto ricoprire ruoli dirigenziali sia all’interno del Coni che della Federazione Italiana Tennis, collaborerà alle pagine sportive del quotidiano.

 

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