ASOLA – Un importante passo avanti per la sanità mantovana grazie alla solidarietà. È stata ufficialmente donata all’Ospedale di Asola una frigoemoteca a controllo remoto, una sofisticata apparecchiatura destinata al Servizio Trasfusionale dell’Asst di Mantova. La donazione è frutto dell’impegno congiunto dell’Associazione Italiana contro le Leucemie (Ail) sezione di Mantova, dell’Associazione Boom e del ricavato della partita della Nazionale Italiana Attori, disputata allo stadio Martelli di Mantova nel maggio del 2024.
Il dispositivo, dal valore di circa 50mila euro, sarà collocato nel Laboratorio Analisi del presidio ospedaliero di Asola e sarà operativo entro l’estate 2025. Si tratta della seconda di tre frigoemoteche previste nell’ambito del progetto congiunto delle due associazioni, che prevede un investimento complessivo di circa 200mila euro. La prima è già attiva presso l’ospedale di Borgo Mantovano, mentre la terza sarà installata al Carlo Poma di Mantova entro la fine dell’anno.
“Desidero ringraziare la Nazionale Italiana Attori e le associazioni Ail e Boom per la loro generosità – ha commentato Massimo Franchini, Direttore del Servizio Trasfusionale dell’Asst –. Questa apparecchiatura estremamente avanzata consentirà di migliorare significativamente la gestione del sangue e la sicurezza delle trasfusioni”.
Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti, tra gli altri, il Direttore medico del presidio di Asola Fabio Pajola, Claudia Glingani del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale di Mantova, la Presidente di Boom Marcella Deantoni, il Presidente di Ail Mantova Stefano Bulgarelli, il Sindaco di Asola Moreno Romanelli e il calciatore Fabrizio Brignani, difensore del Mantova 1911 nativo di Asola.
«Questa donazione è il frutto concreto di una rete solidale che unisce sport, cultura e volontariato – ha dichiarato Deantoni –. La frigoemoteca per Asola è molto più di una macchina: è il simbolo di una comunità che si unisce per la salute pubblica. Il nostro progetto è nato con la volontà di trasformare un evento sportivo in un gesto utile. E ci siamo riusciti, tutti insieme».
«Con questa seconda installazione – ha aggiunto Stefano Bulgarelli, presidente di Ail Mantova – proseguiamo nel nostro impegno per rendere le trasfusioni sempre più sicure. Entro fine 2025 completeremo il progetto con una terza frigoemoteca al Carlo Poma».