ASOLA – C’è un edificio ad Asola che, per anni, è stato il simbolo silenzioso di un tempo che sembrava passato. La stazione ferroviaria, punto di partenza e ritorno per studenti e pendolari, era diventata un luogo grigio, segnato dal tempo e dall’abbandono. Ma oggi, quel volto spento ha ritrovato colore.
Grazie a un intervento diretto di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), in collaborazione con il Comune di Asola, la stazione è stata completamente ritinteggiata. Un gesto semplice, ma potente, che ha restituito dignità e decoro a uno spazio che appartiene a tutti.
“È un risultato importante – ha dichiarato il sindaco Moreno Romanelli – dobbiamo ringraziare RFI per aver restituito attenzione a un luogo che merita di essere vissuto.”
Ma non si tratta solo di una mano di vernice. Dietro questo intervento c’è una visione più ampia: trasformare la stazione in un luogo sicuro, vivo, utile alla comunità. Oggi ospita già la sede della Protezione Civile, ma presto, nei locali che si libereranno, potrebbe trovare casa anche il Comando della Polizia Locale.
Un presidio fisso, in una zona un po’ defilata rispetto al centro, che negli ultimi anni ha conosciuto episodi di microcriminalità, tra furti e atti vandalici. La presenza costante delle forze dell’ordine, secondo l’amministrazione, potrà restituire tranquillità a chi ogni giorno passa da lì, soprattutto ai tanti studenti e lavoratori che prendono il treno per Parma o Brescia.
“Vogliamo che chi utilizza i treni si senta al sicuro – ha spiegato Romanelli – e presidiare una zona che ha bisogno di attenzione.”
Nel frattempo, il Comune sta trattando con RFI anche per la riconsegna del parcheggio adiacente alla stazione, un’area strategica per chi si muove ogni giorno e che potrebbe diventare un vero punto di scambio per la mobilità locale.
La stazione di Asola, insomma, non è più solo un luogo di passaggio. Sta tornando a essere un nodo vitale, un simbolo di rinascita urbana, un bene comune da valorizzare.

















