MANTOVA – Una prima transazione si è conclusa positivamente per gli autotrasportatori italiani che hanno aderito alla class action promossa da CNA Fita contro il cosiddetto “cartello dei produttori di camion”.
Nel 2016 la Commissione europea aveva inflitto una maxi-sanzione da 2,93 miliardi di euro a cinque grandi produttori europei di autocarri, ritenuti colpevoli di aver formato un cartello volto a concordare i listini di vendita e a scaricare sui clienti i costi delle tecnologie anti-inquinamento imposte dalle normative comunitarie.
Per tutelare le imprese danneggiate, CNA Fita – l’associazione di rappresentanza degli autotrasportatori – è stata la prima organizzazione di categoria ad avviare un’azione collettiva. Alla class action hanno aderito 3mila imprese, tra cui una quarantina provenienti dalla provincia di Mantova.
Grazie a questa iniziativa, numerose aziende di autotrasporto stanno iniziando a recuperare parte dei sovrapprezzi pagati in fase di acquisto degli autocarri. CNA Fita, fin dall’inizio, ha gestito l’azione collettiva a titolo gratuito, garantendo così accesso al risarcimento anche alle piccole e medie imprese del settore.