Avis, Asst, Ats e Cciaa firmano il protocollo per promuovere la cultura del dono nelle aziende

MANTOVA – Oggi, in concomitanza con la ventesima Giornata Mondiale del donatore di sangue, è stato sottoscritto da Avis Provinciale di Mantova, ASST Mantova, ATS Val Padana e Camera di Commercio di Mantova il protocollo d’intesa con il quale si punta a diffondere la cultura del dono sui luoghi di lavoro.

Sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della donazione di sangue e plasma: si parte (anche) dai luoghi di lavoro. Questo pomeriggio Avis, ASST, ATS Val Padana e la Camera di Commercio hanno infatti sottoscritto un protocollo d’intesa che ha proprio l’obiettivo di diffondere, in tutti i contesti lavorativi virgiliani, la cultura del dono. Un lavoro durato mesi, con numerosi incontri nei quali si sono condivise e ci si è confrontati sulle rispettive esigenze, in primis quelle del sistema trasfusionale che necessita di donazioni di sangue e plasma a chiamata distribuite durante tutta la settimana.

“Il centro di lavorazione sangue di Cremona e Mantova, in base alle sacche utilizzate, ci comunica quotidianamente il fabbisogno di sangue e plasma suddiviso per gruppo sanguigno. Avis, attraverso il personale volontario delle sezioni comunali, effettua la chiamata puntuale di donatori e donatrici per fissare la donazione in uno degli 11 punti di raccolta della provincia, in funzione del gruppo sanguigno richiesto secondo un calendario trimestrale stabilito – spiega il presidente di Avis Provinciale Mantova Giacomo Savi -. Poiché anche il sangue ha una sua scadenza, questo modello organizzativo permette di donare in maniera mirata, in modo che neppure una goccia venga sprecata. Per farlo funzionare, però, va garantita una raccolta tanto mirata quanto omogenea durante tutti i sette giorni della settimana. A questa esigenza, va aggiunta l’enorme difficoltà che abbiamo nel formare, nei weekend, le équipe di medici e infermieri che presiedono le donazioni, a causa della ben nota e drammatica carenza di personale sanitario”. Insomma, la donazione concentrata nel weekend è un modello non più sostenibile. Anche perché “il progressivo invecchiamento della popolazione è causa di una marcata e continuativa, quanto preoccupante, diminuzione del numero di donatori, soprattutto nella fascia di età tra 18 e 45 anni. Persone di norma in buona salute e che lavorano. Per questo abbiamo chiesto aiuto alle istituzioni, come ATS, ASST e Camera di Commercio, la casa delle imprese, i sindacati, perché ci accompagnino in questo processo di cambiamento”.

Ecco, dunque, le azioni di comunicazione per promuovere la donazione nei luoghi di lavoro, grazie a un patto di collaborazione con imprenditori e lavoratori, con la consapevolezza che la legge n. 219/2005 prevede la possibilità per tutti i lavoratori dipendenti di astenersi dal lavoro nel giorno in cui effettuano la donazione conservando la normale retribuzione. L’intera giornata lavorativa è infatti a carico del Sistema Sanitario Nazionale, senza alcun onere aggiuntivo per il datore di lavoro.

“La donazione di sangue e plasma – afferma il Direttore Servizio Trasfusionale dott. Massimo Franchini – è un atto volontario e di grande solidarietà che si ripete migliaia di volte ogni giorno in tutta Italia. La provincia di Mantova, grazie all’instancabile attività di promozione del dono di AVIS Provinciale, è virtuosa, essendo ai vertici nazionali come numero di donatori e di donazioni in rapporto alla popolazione. La necessità, tuttavia, di sangue e soprattutto di plasma e di farmaci salvavita plasma-derivati, è in continua crescita ed è pertanto necessario promuovere continuamente la donazione, tenendo conto che l’età media dei donatori sta aumentando. Con queste premesse, desidero ringraziare la Camera di Commercio di Mantova, nella persona dell’amico e Presidente Carlo Zanetti, per l’impegno nell’attività di promozione della donazione presso i luoghi di lavoro. Questa iniziativa sarà fondamentale sia per la promozione della donazione tra coloro che sono già donatori volontari sia per il reclutamento di nuovi giovani donatori.”

Nel concreto, le associazioni di categoria e i sindacati che aderiranno al progetto promuoveranno la cultura del dono ai propri iscritti, attraverso incontri informativi con personale di Avis, la distribuzione di materiale informativo alle aziende e ai lavoratori, impegnandosi anche a spiegare le ragioni per le quali va incentivata la donazione infrasettimanale, supporguetandola anche stipulando accordi con i lavoratori affinché a essi sia facilmente accessibile e in modo ordinato la possibilità di poter donare durante i giorni feriali.

(Adnkronos)

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