Balotta (Europa Verde): “la Regione prenda atto del fallimento gestionale di Trenord”

MANTOVA – “Regione Lombardia deve prendere atto del fallimento gestionale che dura ormai da anni di Trenord”. Ad affermarlo è Dario Balotta, responsabile trasporti di Europa Verde, che spiega: “Lo dicono tutti i numeri, le proteste quotidiane dei pendolari, l’altissima conflittualità sindacale e l’ultimo rapporto (autoreferenziale) della Regione stessa sul servizio ferroviario lombardo. In questo rapporto sono contenuti i dati che descrivono plasticamente la crisi e lo stato di collasso della gestione di Trenord”.

Balotta elenca una serie di dati: “La puntualità dei treni è all’82% nell’intera giornata, ma nelle ore di punta tra lunedì e venerdì questa percentuale si abbassa al 74%. Siamo lontanissimi dagli obiettivi ottimistici che la Regione stessa aveva dato a Trenord. I treni soppressi ogni giorno mediamente nel 2023 sono stati quasi 100, significa 3mila treni in meno al mese. Rispetto ai 755mila passeggeri medi giornalieri del 2017, questi sono diminuiti a 713mila nel 2023. Parallelamente, sia a Milano che nelle altre città della regione è cresciuto il traffico stradale e in particolare il traffico autostradale in Lombardia. A cosa sono serviti 1,6 miliardi di investimenti per l’acquisto di 171 nuovi treni se nel 2023 le performance di Trenord sono state più che che deludenti?”

Secondo l’esponente di Europa Verde, “la Regione è connivente nei confronti di Trenord perché ne è anche l’azionista di maggioranza, perché è il compratore dei servizi di Trenord spendendo oltre mezzo miliardo l’anno per far funzionare malamente i treni della Lombardia. Un conflitto di interessi che lega in un “bacio della morte” la Regione Lombardia con Trenord che deve finire. Gli Enti locali, i pendolari, le province, i sindacati e le associazioni economiche hanno da tempo denunciato che così non si migliorano le condizioni ambientali lombarde, si bruciano risorse pubbliche, non si aiuta la crescita economica. La gestione ferroviaria è nettamente inadeguata per una regione come la Lombardia. Nella vicina Baviera, a sostanziale parità di rete, di abitanti e di superficie, i passeggeri sono oltre il doppio di quelli trasportati in Lombardia e in condizioni di servizio nettamente migliori. Per questo va disdettato il recente contratto di servizio decennale e predisposta una gara per l’affidamento del servizio da effettuare nei prossimi due anni, come ha organizzato recentemente la Provincia di Bolzano. L’Alto Adige è diventato di fatto la prima regione italiana a intraprendere questa strada innovativa per far diventare il treno la spina dorsale della mobilità a misura di cittadino”.