MANTOVA – La lotta alle nutrie è ancora insufficiente per garantire la piena balneabilità del Lago Superiore: serve un piano d’azione serio. A sostenerlo è Pierluigi Baschieri, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Mantova, in una raccomandazione inviata all’assessore all’Ambiente Andrea Murari.
“Questo centrosinistra – afferma Baschieri – non ha ancora compreso che la balneabilità passa per la lotta seria all’eradicazione delle nutrie che popolano i nostri laghi. E’ vero che la raggiunta balneabilità del Lago Superiore, anche se limitata a sole tre zone lacustri (zona Canottieri, area chiosco Zanzara e Belfiore), la possiamo considerare un successo dopo l’ordinanza del 1978 firmata dall’allora sindaco Usvardi che vietava ai mantovani i tuffi negli specchi lacustri mantovani, ma la strada è ancora lunga”.
“Sino all’anno scorso – afferma il consigliere – alle nutrie di città non era mai stata data la caccia, gli abbattimenti erano pari a zero. Un lotta che si è resa necessaria solo da quando il monitoraggio e il campionamento delle acque da parte della Agenzia di Tutela della Salute Val Padana hanno dato il via libera alla balneazione. Finalmente dopo anni si vedono anche nel capoluogo i primi timidi risultati del piano d’azione per l’eradicazione, il controllo e il contenimento delle nutrie. La collaborazione con l’associazione nazionale Libera Caccia, nei primi mesi del 2024, ha portato all’abbattimento di 687 castorini del Sud America. Un numero tutto sommato limitato, se parametrato ai 34.078 roditori eliminati in tutto il territorio della provincia di Mantova. Nella sola Roncoferraro gli abbattimenti vanno oltre le 2mila unità”.
“Dopo tutti gli investimenti sostenuti dal Comune di Mantova per rendere le sponde lacustri accessibili e sicure – conclude Baschieri – è doveroso raccomandare all’assessore Murari di non limitarsi a investire solo 20mila euro all’anno per il contrasto dei roditori che popolano il nostro lago. Di questo passo, con l’alta capacità riproduttiva che hanno questi animali, ci vorranno almeno cento anni per eliminare veramente le nutrie. Ad oggi, nonostante l’ordinanza del sindaco che evidenzia quali siano gli accorgimenti per un serena nuotata in riva al lago, gli impavidi mantovani che si sono tuffati nelle acque mantovane sono veramente pochi. Se auspichiamo seriamente nel rilancio dei nostri laghi e consideriamo l’acqua anche una risorsa turistica, serve un piano d’azione serio per il contrasto ai roditori che non può limitarsi all’abbattimento di qualche centinaio di nutrie all’anno. Servono maggiori investimenti e meno proclami”.