ROMA – “L’Italia in questo momento drammatico avrebbe bisogno di un governo di alto profilo, con tutte le forze migliori del Paese, mettendo da parte i conflitti e gli interessi di parte. Ne sono convinto e l’ho proposto più volte in questi mesi di fronte all’aggravarsi dell’emergenza, quella sanitaria e quella economica. E lo abbiamo anche dimostrato in Parlamento. Purtroppo la risposta dei partiti della sinistra è quella di provare a ogni costo a rimettere insieme i pezzi di una maggioranza che ha fallito e che non è stata in grado di dare una risposta adeguata all’emergenza. Di fronte a questo il tema non è certo il rapporto con i nostri alleati”. Lo dice il leader di Froza Italia, Silvio Berlusconi, in un’intervista al Corriere della Sera. Parlando della formazione del primo governo Conte con l’alleanza giallo-verde, Berlusconi sottolinea: “Io non diedi nessun via libera a Salvini, che del resto non aveva certo bisogno della mia autorizzazione. Dissi dal principio che quel governo era un errore e infatti siamo rimasti coerentemente all’opposizione. Non per questo sono venute meno le ragioni per le quali ci siamo presentati insieme agli elettori e per le quali governiamo insieme la maggior parte delle regioni italiane”.
“La nostra è una coalizione di forze politiche basata sul rispetto reciproco, sulla lealtà e sulla consapevolezza delle diversità – aggiunge Berlusconi – Nessuno deve autorizzare nessuno, si ragiona insieme passo dopo passo. Ma in questo caso il problema non si pone neppure, visto che la maggioranza uscente ha deciso di fare da sola“. Circa il premier uscente Giuseppe Conte, dice Berlusconi: “Non mi piace personalizzare le questioni e comunque tengo ben distinta la stima personale dal giudizio politico che non può che essere ovviamente negativo”. Quanto a Renzi: “Dice spesso cose giuste, ma non sempre è conseguente con quello che dice. Il rapporto con lui dipende dalle scelte che farà”. In questi giorni si è anche parlato di un possibile sostegno di Giorgia Meloni e Matteo Salvini alla candidatura di Berlusconi al Quirinale: “Il solo fatto che qualcuno abbia avanzato questa ipotesi è irrispettoso verso la più alta carica dello Stato, verso la mia storia personale e verso la nostra alleanza, che si basa su logiche di ben più alto profilo”. Infine le riforme: “Sono una materia che riguarda tutti e sulla quale ci deve essere sempre la massima convergenza possibile. Lo stesso vale per la legge elettorale”.
(ITALPRESS).