Boninsegna al Rotary Club Mantova Sud racconta i suoi anni da bomber

QUISTELLO – E’ stato uno dei più grandi attaccanti italiani di sempre, uno di quelli che in quel calcio con ancora le marcature a uomo era una sorta di maledizione per i difensori che avevano l’arduo compito di doverlo fermare.
E’ il mantovanissimo Roberto Boninsegna che nei giorni scorsi è stato ospite del Rotary Club Mantova Sud in una bella serata conviviale a Quistello. Ed è stata questa l’occasione per sentire raccontati direttamente da lui i momenti salienti della sua brillante carriera che lo ha visto anche tra i grandi protagonisti ai Mondiali del Messico del ’70 di quella che è stata ribattezzata come la partita del secolo, Italia-Germania 4 a 3 durante la quale fu l’artefice del primo goal.
Al tavolo tra il presidente del sodalizio Alberto Ruberti e il prefetto Maurizio Stradiotto. Boninsegna ha ripercorso gli anni in cui ha fatto le fortune di numerose squadre, su tutte Cagliari, Inter e Juventus. E lui, da sempre grande tifoso interista, ha dovuto ammettere: “la Juventus come società era ad un livello superiore rispetto alle altre”. Poi i Mondiali, i personaggi del mondo del calcio conosciuti, e il grande rammarico: “non aver giocato nel Mantova”, lui che era nato a poche centinaia di metri dallo stadio Martelli e che a Mantova iniziò a giocare da ragazzino nell’imbattibile Sant’Egidio di mister Massimo Paccini, una squadra che è stata ed è rimasta a distanza di tanti anni anche una bellissima storia di amicizia.

Vedi il video servizio con anche l’intervista a Roberto Boninsegna e le immagini di alcuni dei suoi goal più belli e sotto la fotogallery

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