MANTOVA – “Un proverbio africano dice che un gruppo di formiche può spostare un elefante”: con questa metafora il dt Christian Botturi torna a parlare del Mantova, di come il gruppo stia lavorando sotto traccia e senza sosta – “siamo come formiche operaie e il Sinergy Center è il nostro formicaio” – per raggiungere il grande obiettivo della salvezza. Botturi, dopo il pareggio a Bolzano, invita la piazza a restare coesa e a supportare con positività la squadra di mister Davide Possanzini.
Sul periodo che sta passando il Mantova. “Un periodo normale, siamo una neopromossa che si affaccia per il primo anno alla Serie B. Mi dispiace vedere un po’ di pessimismo attorno a noi. L’obiettivo unico di quest’anno è la salvezza. Abbiamo 19 punti e guardando la classifica voglio anche fare il presuntuoso: per me ci mancano 3-4 punti per le prestazioni che abbiamo fatto, per episodi che non sono girati a nostro favore, per demeriti nostri, per meriti degli avversari”.
Sul gruppo. “Mi continua a rendere felice e orgoglioso. Questi ragazzi li vedo allenarsi da un anno e mezzo e non hanno mai sbagliato un allenamento. Ci mettono anima, cuore, coraggio, grinta, determinazione. Seguono il mister in tutto e per tutto. Non sono assolutamente preoccupato, stiamo affrontando il campionato con il giusto spirito, con le giuste forze, senza snaturarci, con le giuste risorse economiche. Dobbiamo sudare fino alla fine e continuare a credere in ciò che stiamo facendo, perché prima o poi tutto questo lavoro verrà espresso”.
Le prossime partite. “Non sono le sfide contro Frosinone, Spezia e Reggiana a cambiarmi l’equilibrio, perché le idee sono chiare. Da qua al 29 dicembre non cambia nulla. La differenza la fanno anche l’ambiente e la positività attorno alla squadra. Conosco il valore di questo gruppo e so che ci può portare alla salvezza”.
La filosofia societaria. “Noi stiamo cercando di fare un lavoro equilibrato. Oltre all’aspetto sportivo stiamo facendo crescere la società”.
Il mercato in entrata. “Fino al 29 dicembre a noi del mercato non ce ne frega nulla. Non mi sono mosso anzitutto per rispetto dei nostri giocatori, che stanno dimostrando che la Serie B la possono fare. Siamo convinti della conduzione tecnica perché la stagione fin qui è positiva. Quando aprirà il mercato sarà mio dovere professionale verificare le opportunità che arriveranno e, compatibilmente con gli aspetti economico, tecnico, mentale, alle necessità del gruppo cercheremo di capire se sarà giusto inserire qualcuno dove, quando e perché. Ma non siamo una società che va a snaturarsi – anche dal punto di vista economico – per andare a prendere giocatori fuori contesto. Detto questo, la presidenza mi sta sollecitando a essere vigile sul mercato e non si tira indietro per aprire il portafoglio e valorizzare la rosa, ipoteticamente, con nuovi inserimenti”.
Sul mercato in uscita. “Se ci saranno giocatori che per vari motivi non si sentono al centro del progetto, valuteremo la situazione. Dei 26 giocatori in rosa, bene o male tutti sono stati ruotati e inglobati nel progetto. Se ci sarà qualcuno che busserà alla porta dicendo “voglio giocare di più, ho l’opportunità di andare da un’altra parte”, lo esaminiamo. Però, ribadisco, ho la massima fiducia in questo gruppo, nessuno escluso”.
Giocatori richiesti. “Abbiamo respinto ufficialmente degli abboccamenti di club molto più importanti su nostri atleti. Non sto qui a dire chi, ma ci sono elementi della nostra rosa che piacciono. Ed è bello e fonte di orgoglio poter dire che il Mantova Calcio sta valorizzando giocatori di sua proprietà, non in prestito com’era successo in passato. Il presidente Piccoli quando ha saputo degli interessamenti ha risposto che il suo interesse è il bene del Mantova e dare solidità a questa società”.
Situazione infortuni. “Mensah e Festa ancora non lo sappiamo neanche noi, riprendiamo oggi e vedremo nei prossimi giorni. Radaelli sicuramente non lo recuperiamo per il Frosinone, mentre per Ruocco e Burrai valuteremo il da farsi”.