MANTOVA – Tempo di riflessioni in casa Mantova, dopo lo scivolone nel turno casalingo di ieri sera al “Martelli” contro il Fano. I biancorossi sono in piena crisi di risultati. I due pareggi contro Sambenedettese e Matelica, sembravano aver rimesso parzialmente in carreggiata Guccione e compagni dopo i tre pesanti ko consecutivi contro Carpi, Padova e Perugia. Ancora una volta, invece, tutto è da rifare.
L’Aciemme è ancora a caccia di un’identità di gioco. Nel match contro i marchigiani i tiri in porta si contano sulle dita di una mano, iniziano ad essere troppe le opportunità sciupate per fare punti. Un’involuzione generale che suona come un campanello d’allarme, anche se è bene ricordare che la squadra di Troise, con la cavalcata del girone d’andata, ha messo fieno in cascina per arrivare il prima possibile alla salvezza, che è l’obiettivo principale. I biancorossi non vincono dal 24 gennaio, dal match casalingo con la Fermana, ma sono comunque decimi in classifica. Si trovano nella griglia dei playoff, praticamente da inizio stagione e con altri sei punti potrebbero mettere un’ipoteca sulla salvezza.
Il Mantova ora è chiamato a una svolta: i virgiliani si apprestano ora ad un altro trittico di gare ravvicinate. Sabato il match contro l’Imolese in terra emiliana, poi la trasferta di Arezzo e il match casalingo contro il Sudtirol.