SUZZARA – La recente normativa regionale che limita l’utilizzo delle camere mortuarie negli ospedali e nelle strutture socio-sanitarie sta generando forti disagi sul territorio. In particolare, non è più consentito accogliere le salme di persone decedute al di fuori della struttura ospedaliera, una restrizione che ha messo in difficoltà numerose famiglie.
Nel Comune di Suzzara, non esistono case funerarie private in grado di sopperire a questa esigenza. La più vicina si trova a circa 20 chilometri di distanza, con tempi di percorrenza che superano i 40 minuti. Una situazione che, secondo il sindaco Alessandro Guastalli, rischia di compromettere il rispetto e la dignità dovuti ai defunti e alle loro famiglie. “Ho chiesto ufficialmente a Regione Lombardia di valutare una deroga o una modifica alla normativa – spiega Guastalli – ma la risposta è stata chiara: la legge regionale non prevede eccezioni e ogni eventuale cambiamento può essere deciso solo dal Consiglio regionale.”
Alla luce di questa posizione, il sindaco ha annunciato l’intenzione di rivolgersi direttamente ai consiglieri regionali, affinché si attivino per introdurre un periodo di transizione che consenta ai territori di adeguarsi gradualmente alla nuova normativa. “Fatico a comprendere il senso di questa norma – aggiunge Guastalli – se non nell’ottica di favorire ancora una volta alcuni privati che spingono su questo settore. È necessario che vengano previste soluzioni temporanee, in attesa che possano essere costituite strutture idonee a garantire il servizio.”
La richiesta del sindaco si inserisce in un contesto più ampio di tutela delle comunità locali, che rischiano di essere penalizzate da norme pensate senza tenere conto delle reali condizioni territoriali. L’appello ai consiglieri regionali è chiaro: intervenire con urgenza per garantire un servizio essenziale e rispettoso delle persone.