Canale Goldone, via libera al progetto del bacino di sedimentazione e filtrazione

MANTOVA – La Comunità del Parco del Mincio, riunitasi nella giornata odierna, ha approvato all’unanimità il progetto esecutivo di realizzazione di un bacino di sedimentazione e filtrazione nella parte terminale del Canale Goldone, previsto dal Parco del Mincio nell’ambito del programma di azione del Contratto di Fiume e finanziato attraverso il bando regionale “Interventi di tutela e risanamento delle acque lacustri”, per un importo complessivo di € 482.598,65.

Tra i principali affluenti di destra del fiume Mincio, il canale Caldone, conosciuto localmente con il nome di Goldone, presenta una qualità delle acque fortemente degradata dall’accumulo di sostanze organiche e trasporto solido che, immettendosi nella Riserva naturale Valli del Mincio, ne compromettono la qualità ambientale.

Situata nel comune di Rodigo, l’opera sarà realizzata su un’area acquistata dal Parco del Mincio e prevede la creazione di un ecosistema filtro esteso 10mila metri quadrati, con funzioni di fitodepurazione, affinamento acque e abbattimento dei solidi sospesi. L’inizio lavori è in programma tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. “Analogamente a quanto fatto per l’Osone e alla luce del principio solidaristico che il Parco applica nella gestione delle spese” ha annunciato il presidente Maurizio Pellizzer “intendiamo sensibilizzare i Comuni fuori Parco, attraversati dal Goldone, in previsione dei maggiori costi che l’ente dovrà affrontare per la raccolta e lo smaltimento degli scarti intercettati dal sistema filtro prima che raggiungano le Valli”.

Con il trasferimento delle risorse in parte corrente e in conto capitale, entra nel vivo il progetto di ampliamento e conservazione delle zone umide presenti nella riserva naturale Valli del Mincio mediante l’acquisto di aree agricole di proprietà privata, inserite nel sistema vallivo, da destinare a uso pubblico. L’intervento si inquadra nell’accordo siglato tra Regione Lombardia e Parco del Mincio, finalizzato a integrare le superfici soggette a interventi di tutela degli ecosistemi e di miglioramento della circolazione idrica, anche attraverso la valorizzazione del ruolo degli agricoltori mediante pratiche tradizionali e consolidate di gestione attiva, per un investimento triennale pari a 1,5 milioni di euro.