CASTEL GOFFREDO – Una coppia residente del posto è stata vittima di una truffa orchestrata con il noto metodo del “finto Carabiniere”, una tecnica che sfrutta l’inganno e la fiducia per sottrarre beni preziosi, spesso colpendo persone anziane.
La truffa è iniziata con una telefonata da parte di un sedicente Carabiniere, che ha simulato un’indagine in corso. Dopo aver compreso che l’interlocutore era una persona vulnerabile, il truffatore ha convinto il marito della donna a recarsi presso la caserma locale per sporgere una denuncia fittizia, mentre la moglie veniva trattenuta al telefono.
Durante l’assenza del marito, un secondo individuo, anch’egli spacciatosi per Carabiniere, si è presentato presso l’abitazione della coppia, chiedendo alla donna di consegnare tutti i gioielli presenti in casa per un presunto confronto con refurtiva recuperata. La vittima, in buona fede, ha ceduto collane, anelli e ricordi di famiglia, convinta di collaborare con le forze dell’ordine.
Solo una volta giunto alla Stazione di Castel Goffredo, il marito ha scoperto che nessuna chiamata era partita dal comando. La coppia ha quindi formalizzato la denuncia, dando avvio alle indagini.
I Carabinieri di Castel Goffredo, in sinergia con la Polizia di Stato, hanno immediatamente acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza e i dati dei lettori targhe presenti sul territorio. Le verifiche hanno permesso di individuare il veicolo utilizzato dai truffatori, risultato noleggiato.
Grazie alla interrogazione della banca dati delle Forze di Polizia, il mezzo è stato intercettato a Milano da una pattuglia della Polizia di Stato, che ha identificato due dei tre presunti autori. Il terzo componente, che aveva interagito direttamente con la vittima, è stato successivamente rintracciato dalla Polizia Ferroviaria a Roma Termini, mentre era in viaggio verso Napoli. In suo possesso è stata trovata l’intera refurtiva.
L’operazione si è conclusa con la denuncia dei tre soggetti all’Autorità Giudiziaria e con il recupero dei beni, che saranno restituiti alla vittima.















