CASTIGLIONE DELLE STIVIERE – Si sono conclusi i lavori di restauro che hanno interessato tre importanti luoghi di culto legati alla figura di san Luigi Gonzaga, nell’ambito di un ampio progetto di valorizzazione del patrimonio religioso, artistico e culturale dell’Alto Mantovano. Gli interventi hanno riguardato il Duomo, il Convento di Santa Maria e l’Eremo della Beata Vergine Maria della Rosa alla Ghisiola.
Promosso dalla Diocesi di Mantova attraverso l’Ufficio Beni culturali, edilizia di culto e arte sacra, in collaborazione con la Parrocchia di Castiglione e altri enti proprietari, il progetto mira a restituire dignità e fruibilità a tre luoghi profondamente legati alla memoria di san Luigi Gonzaga, patrono della gioventù e compatrono della diocesi.
Oltre all’obiettivo spirituale, il progetto ha anche una valenza culturale e turistica. Il recupero del convento di Santa Maria – chiuso e in stato di abbandono sin dal Settecento – rappresenta un tassello fondamentale per la promozione del territorio, inserendosi nei percorsi turistici e ciclo-pedonali delle colline moreniche del Garda, nel quadro del cosiddetto “turismo lento”.
UN INVESTIMENTO DA OLTRE 3 MILIONI DI EURO
Con un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro (3.057.138,43 €), il progetto ha ottenuto un importante sostegno da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, che lo hanno cofinanziato con un contributo di 1,5 milioni di euro (di cui 1 milione da Cariplo e 500mila euro dalla Regione), riconoscendone il valore nell’ambito dei progetti “Emblematici Maggiori” del 2018.
Gli interventi hanno riguardato:
– Duomo di Castiglione: riduzione della vulnerabilità sismica, miglioramento strutturale, rifacimento delle coperture e interventi nell’aula liturgica;
– Convento di Santa Maria: miglioramento sismico, adeguamento impiantistico e recupero degli spazi per attività pastorali, culturali e aggregative;
– Eremo della Ghisiola: manutenzione della copertura, adeguamento degli impianti, realizzazione di servizi accessibili e rifiniture nella zona di ospitalità per i pellegrini.
Già attiva la struttura ricettiva dell’eremo della Ghisiola, oggi in grado di accogliere fino a 20 ospiti, tra pellegrini, famiglie e gruppi giovanili, grazie alla presenza di una fraternità impegnata nell’accoglienza e nell’animazione spirituale. Le attività sono coordinate dal Centro Pastorale Diocesano.
I lavori al convento di Santa Maria sono terminati e la struttura sarà aperta al pubblico a partire da settembre, offrendo nuovi spazi per incontri, preghiera e cultura. Una rinascita che riporta in vita l’antica tradizione dei pellegrini, i cosiddetti *hospites Aloysii*, che tornano a bussare alle porte dei luoghi aloisiani in cerca di ristoro e spiritualità.
Il progetto assume un significato ancora più rilevante in vista del prossimo Anno Aloisiano, che si aprirà ufficialmente il 31 dicembre e accompagnerà tutto il 2026, offrendo nuove occasioni per riscoprire la figura di san Luigi Gonzaga, la sua eredità e la sua attualità.