CNA: il caro-affitti frena la mobilità dei lavoratori

MANTOVA – Il continuo aumento dei canoni di locazione sta diventando un ostacolo concreto alla mobilità interna dei lavoratori. Secondo un’analisi condotta dall’Area Studi e Ricerche della CNA, basata sui dati dell’Agenzia delle Entrate, negli ultimi anni si è registrato un incremento medio dei canoni di locazione del 19,5%, a fronte di una crescita delle retribuzioni nette limitata al 14%.

Questo squilibrio economico rende più difficile per i lavoratori spostarsi verso le aree dove le imprese cercano personale, aggravando il divario tra domanda di lavoro e disoccupazione territoriale. “Una politica abitativa più efficace – sottolinea la CNA – potrebbe contribuire a riequilibrare la distribuzione delle opportunità occupazionali, agevolando gli spostamenti e riducendo le barriere economiche legate all’alloggio.”

A complicare ulteriormente il quadro è la carenza di competenze: la quota di assunzioni considerate di difficile reperimento è passata dal 21,5% nel 2017 a oltre il 50% nel 2024.

La CNA conclude evidenziando come calmierare gli affitti di mercato sia una misura strategica per favorire la mobilità lavorativa e rispondere in modo più efficace alle esigenze delle imprese.