CNA: “Il tunnel del Brennero non faccia dimenticare l’adeguamento dell’A22”

MANTOVA – L’avanzamento dei lavori per il Tunnel di Base del Brennero rappresenta un passo importante verso una mobilità più sostenibile nel cuore dell’Europa, ma non deve distogliere l’attenzione dall’urgenza di adeguare l’Autostrada A22. È quanto sottolinea CNA Fita in una nota, in occasione della cerimonia per l’abbattimento transfrontaliero del diaframma del cunicolo esplorativo della galleria.

Secondo l’associazione, l’attuale crescita del traffico su gomma lungo l’asse del Brennero, con un incremento annuo del 2% sia per le merci che per i passeggeri, rende necessario un intervento deciso sulla rete infrastrutturale esistente. “Non possiamo rinunciare all’adeguamento dell’A22 con infrastrutture e servizi che la rendano scorrevole e funzionale alle esigenze degli operatori economici e dei loro collaboratori”, si legge nella nota.

Attualmente, ogni anno transitano dal Brennero circa 11 milioni di auto e 2,5 milioni di mezzi pesanti. Numeri che, secondo CNA Fita, evidenziano la pressione crescente su una rete stradale in condizioni sempre più critiche. La sola realizzazione del tunnel e delle tratte d’accesso – alcune delle quali ancora in fase di progettazione – non sarà sufficiente ad alleggerire significativamente il traffico esistente.

La situazione è ulteriormente aggravata dalla mancata concessione per la gestione dell’Autobrennero, che impedisce di pianificare gli investimenti necessari per ammodernare l’arteria e le aree limitrofe. Inoltre, CNA Fita segnala che l’attuale utilizzo dell’A22 è fortemente limitato: “Oggi viene sfruttata al 50% della sua capacità, tra divieti e cantieri, con conseguenze pesanti sia per le imprese, in termini di costi, sia per l’ambiente, a causa delle lunghe code e dell’inquinamento”.

La presenza al Brennero del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, delle autorità austriache e dei governatori Arno Kompatscher (Alto Adige), Maurizio Fugatti (Trentino) e Anton Mattle (Tirolo), secondo CNA Fita, rappresenta un’occasione da non perdere. “È il momento di individuare soluzioni condivise per garantire la piena fruibilità dell’A22 e rispondere concretamente alle necessità di mobilità e sostenibilità che il nostro Paese non può più rimandare”, conclude l’associazione.