COMMESSAGGIO – Un momento atteso e significativo per le comunità di Commessaggio e Sabbioneta: sabato 27 settembre alle ore 18:15 si terrà l’inaugurazione ufficiale del riqualificato ponte di barche sul Navarolo, simbolo di connessione tra territori e persone.
Il programma della cerimonia prevede il taglio del nastro alla presenza dei sindaci Alessandro Sarasini (Commessaggio) e Marco Pasquali (Sabbioneta), insieme alle autorità istituzionali e ai tecnici che hanno seguito l’intervento. A seguire, Arcadio Salvaterra presenterà la storia del ponte, ripercorrendo le tappe che ne hanno segnato l’evoluzione nel tempo, mentre gli architetti Matteo Guardini e Stefano Iattoni illustreranno le caratteristiche e le fasi del progetto di riqualificazione.
Al termine della cerimonia, è previsto un rinfresco aperto a tutti i presenti, per condividere insieme questo momento di festa e di rinascita infrastrutturale.
Il sindaco Alessandro Sarasini ha espresso grande soddisfazione per il traguardo raggiunto: “I tempi si sono allungati, non certo per colpa nostra, ma l’importante è che il ponte torni ad essere pienamente utilizzabile. È un’opera fondamentale per la nostra comunità, che meritava di essere restituita in condizioni di piena sicurezza e funzionalità.”
L’intervento ha comportato un investimento di circa 400mila euro, interamente finanziato dal Ministero delle Infrastrutture.
L’Amministrazione comunale invita tutti i cittadini a partecipare all’inaugurazione.
La storia del Ponte di Commessaggio, oggi noto come Ponte di Barche, è un racconto affascinante che attraversa secoli di trasformazioni, scelte architettoniche e partecipazione civica. Un ponte che è anche testimone della storia locale, punto di riferimento per la comunità e luogo di suggestione turistica.
Le origini (1583)
La prima struttura risale al 1583, quando Vespasiano Gonzaga, duca di Sabbioneta e figura centrale del Rinascimento lombardo, fece costruire un ponte in pietra in concomitanza con l’edificazione del massiccio Torrazzo, simbolo architettonico del borgo. Il ponte, composto da palafitte e alte travi, rappresentava un’opera imponente per l’epoca, ma con il passare del tempo venne considerato instabile e pericolante. Dopo quasi quattro secoli di servizio, nel 1976 si decise per la sua demolizione, aprendo la strada a una nuova visione infrastrutturale.
La rinascita: il Ponte di Chiatte (1976)
La nuova struttura, realizzata nello stesso anno, nacque dalla volontà popolare. Furono infatti i cittadini di Commessaggio i veri protagonisti della rinascita del ponte, contribuendo con lavoro manuale e donazioni economiche, in uno straordinario esempio di partecipazione civica. Il progetto fu sostenuto anche dai Comuni di Commessaggio e Sabbioneta, oltre che da alcune famiglie benefattrici che credettero nel valore dell’opera.
Il ponte attuale è costituito da chiatte ancorate al fondo del canale Navarolo, riempite con materiale cementizio per garantirne stabilità e resistenza. Una soluzione ingegnosa che ha permesso di mantenere il collegamento tra le sponde, assicurando funzionalità quotidiana e attrattiva turistica. Oggi, il Ponte di Barche è considerato un elemento fondamentale per la vita del borgo, sia per la mobilità locale che per il suo valore simbolico e paesaggistico.
Curiosità cinematografica
Il ponte ha anche una memoria cinematografica: nel 1975, poco prima della sua costruzione, fu scelto come location per alcune scene del film “Salò o le 120 giornate di Sodoma” di Pier Paolo Pasolini