MANTOVA – Dopo la pausa ferragostana, sono ripresi nella Riserva naturale Valli del Mincio i lavori di rimozione della Ludwigia grandiflora nell’ambito dei piani di contenimento o eradicazione delle specie vegetazionali invasive che il Parco del Mincio periodicamente realizza, allo scopo di tutelare l’integrità dell’ecosistema fluviale.
I lavori vengono eseguiti lungo il corso del fiume a partire da Grazie di Curtatone e procedendo verso valle, in sponda destra e sinistra, con l’utilizzo di mezzi da lavoro supportati da un escavatore montato su pontone. La prima parte della campagna di contenimento è stata completata nella prima settimana di agosto, per un totale di 162 ore lavorative.
Con una serie di campagne realizzate tra maggio e luglio, per un totale di 273 ore lavorative, il Parco ha inoltre condotto interventi di taglio del Fiore di loto (Nelumbo nucifera) lungo il Mincio e nel Lago Superiore, in sponda destra dal canale Gianesi verso il Vasarone e in sponda destra da Grazie ai giardini Belfiore.
Dal 22 al 24 maggio, dal 10 al 12 giugno e nei giorni, 1, 4 e 12 luglio, per un totale di 84 ore lavorative, sono state inoltre realizzate opere di contenimento della Castagna d’acqua (Trapa natans) nei laghi di Mezzo e Inferiore. A distanza di quasi cinquanta giorni dall’ultimo intervento, per effetto della lunga permanenza in acqua, la biomassa generata dai tagli di contenimento si è degradata.
In relazione agli accumuli di castagna d’acqua che in questi giorni, in assenza di lavori, si formano in corrispondenza del fornice di Formigosa, gli esiti dei sopralluoghi effettuati dai tecnici del Parco confermano che sono dovuti al distacco naturale delle formazioni vegetazionali presenti nella riserva Vallazza, verosimilmente a causa delle elevate temperature registrate nelle ultime settimane. Gli esemplari prelevati durante i sopralluoghi si presentano infatti integri, senza tracce di taglio meccanico.