CASTIGLIONE DELLE STIVIERE – Il conto alla rovescia è ufficialmente partito e a Castiglione delle Stiviere tutto è pronto per il grande giorno del Giro d’Italia. Sabato prossimo 18 maggio tutti i riflettori saranno sulla cittadina aloisiana per la crono Castiglione-Desenzano. E in attesa che le telecamere della Rai mostrino al mondo intero la capitale dell’Alto Mantovano, ecco le considerazioni del direttore del Giro d’Italia, responsabile dell’area ciclismo di Rcs Mauro Vegni dopo i primi 9 giorni di corsa. Vegni, soddisfatto, dichiara: “L’obiettivo di fare spettacolo è stato fatto, la prima settimana è trascorsa secondo le nostre ipotesi, la gente sulle strade è soddisfatta, gli ascolti sono buoni e in linea con quello che ci prefiggevamo”.
La presenza di Tadej Pogacar ha di certo influito sull’entusiasmo del popolo del ciclismo, con il campione sloveno che praticamente in ogni tappa è stato protagonista. 3 infatti sono state le vittorie, un secondo posto, un attacco con Thomas a Fossano e la volata lanciata a Molano a Napoli.
Sicuramente c’è stata una parte mediatica prima dell’evento che ha fatto sì che molti corridori importanti dessero il la alla partecipazione della gente. Lo spettacolo in qualche modo è garantito e al pubblico piace, si entusiasma e i risultati si vedono
Dopo la decisione di rinunciare nella tappa del 21 maggio allo Stelvio, la Cima Coppi per motivi di sicurezza a causa del rischio valanghe, l’organizzazione sta cercando di trovare una soluzione alternativa, forse attraversando la Val Monastero. Se ci sarà una soluzione, la prenderemo da domani in avanti. Stiamo facendo un ragionamento
Per evitare l’incognita maltempo Rcs da tempo chiede all’Uci lo slittamento di una-due settimane della partenza del Giro d’Italia. E anche per il 2025 presenteranno la richiesta.
L’abbiamo sempre richiesto, per il momento non ce l’hanno concesso ma continueremo a chiederlo. Per noi mi sembra una cosa abbastanza fondamentale visto quello che succede tutti gli anni con le montagne. Una volta la neve, le slavine, andare almeno una settimana avanti diminuisce il rischio