Caporalato e lavoro nero in aziende agricole mantovane: 4 attività sospese, 13 persone denunciate

MANTOVA – Da giugno a settembre, in seguito alle indicazioni emerse in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto di Mantova, Roberto Bolognesi, sono stati intensificati i controlli nelle aziende agricole della provincia. L’obiettivo: contrastare le distorsioni del mercato del lavoro e verificare il rispetto delle normative sulla sicurezza.

Le operazioni sono state condotte da un team interforze composto da Carabinieri, Questura, Guardia di Finanza, Ispettorato del Lavoro, ATS Val Padana e Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro. I controlli, svolti in tutta la provincia, si sono concentrati in particolare sul contrasto al caporalato e sullo sfruttamento di lavoratori vulnerabili, spesso di origine straniera.

Durante i quattro mesi estivi sono state ispezionate 22 aziende agricole. I numeri dell’attività parlano chiaro: 13 persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria; su 256 lavoratori identificati, 8 risultavano impiegati in nero; in 4 casi è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale, per lavoro irregolare o gravi violazioni in materia di sicurezza; sono state comminate ammende per circa 45mila euro; sono state elevate sanzioni amministrative per circa 20mila euro.

Nel corso di un controllo è stata effettuata anche una perquisizione domiciliare nei confronti di un cittadino moldavo di 39 anni residente a Sermide e Felonica. Nell’abitazione sono stati trovati 10 documenti d’identità rumeni falsificati, 20 carte bancomat di lavoratori connazionali complete di codice Pin e oltre 42mila euro in contanti, dei quali l’uomo non ha saputo spiegare la provenienza. Le indagini hanno appurato che l’indagato sfruttava manodopera approfittando dello stato di bisogno dei lavoratori, pagandoli meno del previsto e ignorando le regole su orari e contratti.

In alcuni casi, sono state rilevate condizioni igienico-sanitarie estremamente precarie nei luoghi in cui vivevano i lavoratori stranieri. Le segnalazioni hanno coinvolto anche le amministrazioni comunali e le polizie locali, chiamate a intervenire con provvedimenti di competenza.

Il Prefetto Bolognesi, al termine delle attività, ha sottolineato l’importanza del coordinamento tra le diverse forze impegnate nei controlli, evidenziando il valore delle sinergie operative nel garantire il rispetto della legalità e la tutela dei lavoratori.