“Negli ultimi giorni la curva” dell’epidemia di Covid-19 in Italia “continua a crescere e questa settimana l’incidenza degli ultimi 7 giorni per 100mila abitanti è salita nettamente e ha raggiunto il livello di 241. L’andamento dell’indice di trasmissibilità Rt scende da 1,18 a 1,13 per quanto riguarda i pazienti sintomatici e si mantiene costante, un po’ sotto l’1,1 – questa settimana è 1,09 – per quanto riguarda le ospedalizzazioni. Il dato significativo è che rimaniamo sopra il livello di 1. E questo porta a un aumento nel numero di casi sia per quanto riguarda le infezioni sia per le ospedalizzazioni”. E’ l’analisi di Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), che in un video commenta gli ultimi dati emersi dal monitoraggio Covid della cabina di regia. “Questo – ha spiegato – è un trend che dobbiamo cercare di invertire”.
Tuttavia, ha aggiunto, “confrontando l’andamento di questa stagione con quella dello scorso anno, vediamo che i casi notificati, cioè le persone che contraggono infezione” da Sars-CoV-2 “hanno raggiunto lo stesso livello del 2020. Mentre le ospedalizzazioni, i ricoveri in terapia intensiva e i decessi, sebbene in crescita, sono inferiori rispetto a quelli dell’anno scorso”.
Brusaferro spiega che “quando guardiamo alla situazione europea vediamo che progressivamente tutto il Continente sta assumendo dei colori rosso più intenso, rosso più scuro. E questo succede anche nel nostro Paese. C’è una crescita, più contenuta rispetto ad altri Paesi, ma è una crescita”. Ed è un “trend da invertire”.
Per quanto riguarda “l’aumento dell’occupazione dei posti letto”, per i ricoveri in terapia intensiva “siamo passati da 811 ricoverati della scorsa settimana a 917 in questa settimana, con un tasso di occupazione arrivato al 9,6% rispetto all’8,5%. La stessa cosa avviene riguardo ai posti letto di area medica, dove i ricoverati sono passati da 6.333 ai 7.338 con una occupazione salita dal 10.6% al 12.1%. Dalle proiezioni si evidenzia che con questo andamento attuale più regioni hanno una probabilità arrivare a una occupazione di posti letto significativa entro 4 settimane”.
“Nella mappa del nostro Paese tutte le regioni hanno le curve” di Covid “in crescita”, ma “nella provincia di Bolzano si nota un inizio di decrescita e la regione Friuli Venezia Giulia ha una crescita stabile. Si coglie poi come le regioni del Nord-Est siano quelle che hanno la circolazione più elevata” del virus “e questa circo più elevata si sta diffondendo anche lungo la costiera adriatica. Anche alcune zone come Valle D’Aosta e Liguria, al confine con la Francia, cominciano a mostrare colori più scuri a testimonianza dell’aumentata circolazione”.
Guardando alla circolazione di Covid-19 nelle varie età emerge che “le fasce più giovani si confermano quelle dove circola maggiormente il virus, in particolare le fasce d’età 0-9 e 10-19 anni seguite da 30-39 e 40-49” anni. “Le fasce d’età under 12 e under 20 stanno crescendo dal punto di vista dei casi” di coronavirus Sars-CoV-2 e “questo purtroppo si traduce anche in ricoveri sotto i 20 anni, sebbene in una dimensione più limitata rispetto alla popolazione adulta”.