Covid ma anche Alzheimer, fede e molto altro nel nuovo numero di “Età d’argento”

Covid ma anche Alzheimer, fede e molto altro nel nuovo numero di

MANTOVA – E’ in distribuzione in questi giorni il terzo numero del 2020 della rivista Età d’argento, il magazine della fondazione Mons. A. Mazzali ONLUS di Mantova che dal 2017 si occupa di tematiche geriatriche, gerontologiche e gestionali con particolare riferimento ai servizi per gli anziani. In questo numero del quadrimestrale sono ospitati 11 articoli di autori sia interni al “Mazzali” che esterni.
Come consuetudine, sono presenti gli interventi della Presidente, Mara Gazzoni, del Direttore Generale, Paolo Portioli e del Dirigente Sanitario, Ettore Muti.
Il Direttore Scientifico, Renato Bottura, presenta due interessanti contributi: il primo intitolato “La pandemia della mente”, descrive dettagliatamente le conseguenze della pandemia sulla sfera dell’emotività, dall’ansia crescente, allo stress e ai disturbi depressivi, non trascurando però di offrire utili suggerimenti per affrontare con atteggiamento resiliente il periodo.
Il secondo, “Esami del sangue e Alzheimer”, affronta il problema dell’utilità delle indagini di laboratorio al fine di diagnosticare la malattia di Alzheimer, estendendo il campo alle patologie e alle condizioni pre-patologiche che favoriscono il sorgere della demenza.
L’infettivologo Paolo Costa descrive con rigore scientifico ma in modo comprensibile anche ai non “addetti ai lavori” che cosa sia il nuovo Coronavirs 2019.
Il Coronavirus è il protagonista anche degli interventi di Marco Mariani, responsabile della sicurezza dei lavoratori, di Davide Bozzini del servizio di farmacia e di Anna Maria Rossetti, figlia di un’Ospite della RSA.
Teresa Frandina, responsabile del servizio di ristorazione, illustra i compiti del suo servizio, nel ristretto spazio che si apre tra le necessità dei disfagici e dei pluripatologici, con un occhio però alla salubrità dei prodotti a al rispetto della tradizione culinaria locale.
Conclude la rivista l’apporto di don Stefano Menegollo, che ci racconta l’emozione del celebrare l’Eucaristia in una casa di riposo, dove ha scoperto come Gesù Risorto si manifesti “nel suo Corpo piagato e bisognoso” privilegiando proprio le persone fragili e deboli.

Chi fosse interessato può chiederne copia gratuita alla fondazione Mazzali (segreteria@fondazionemazzaoi.it  0376-209203).

 

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