MANTOVA – Detto, fatto. Il presidio a Lunetta promosso dalla riformata Lista Civica De Marchi si terrà nella serata di giovedì 15 maggio, a partire dalle ore 20.30 in piazza Unione Europea. Il proclama era stato fatto dallo stesso Luca De Marchi, già consigliere comunale di minoranza a Mantova, lo scorso 10 aprile quando aveva annunciato ufficialmente sia l’ingresso in Forza Nuova – con tanto di tessera consegnata brevi manu dal Vice Segretario nazionale Luca Castellini -, sia la ricostituzione della rediviva civica con la quale, nel 2015, aveva superato la soglia del 4% alle amministrative.
“Giovedì 15 maggio – spiega De Marchi – sono invitati tutti i mantovani che non si vogliono nascondere e che hanno a cuore la propria sicurezza. Che siano comunisti, di destra, quello che vogliono: non importa. Il quartiere di Lunetta, con il suo 30% di percentuale straniera, da tempo sta vivendo un vero e propria emergenza con un’escalation di episodi di violenza, minacce, intimidazioni e anche estorsioni ai commercianti. Dopo la conferenza stampa di qualche settimana fa nella quale abbiamo annunciato la nostra mobilitazione anche in vista del prossimo voto amministrativo, lanciamo quindi un presidio proprio nel quartiere più problematico dellacittà dove imperversano le seconde generazioni di stranieri residenti: le cosiddette baby gang”.
“Analizzando i dati dell’Osservatorio nazionale sull’adolescenza in tutta Italia – prosegue De Marchi – scopriamo che dal 2020 sono stati circa 30 mila i minorenni denunciati, e Mantova conferma in proporzione questi inquietanti numeri; sempre più spesso infatti, le cronache cittadine parlano di aggressioni di ogni tipo, di furti e danneggiamenti commessi da giovanissimi e poi diffusi in tempo reali sui social. Mentre l’Amministrazione comunale non sa dare risposte concrete e tende a sottovalutare il problema, questo fenomeno sta assumendo proporzioni pesanti e rischia di allargarsi al resto della città. Noi, dal canto nostro, sappiamo bene che la risposta oggi può e deve essere la rioccupazione – anche per una sera – delle nostre strade e delle nostre piazze, senza simboli di partito ma solo con bandiere tricolori, per sensibilizzare la cittadinanza ma anche per dare un esempio di reazione verso chi sta a guardare, verso chi disconosce il fenomeno, verso chi addirittura lo incentiva, ma soprattutto verso chi non vuole continuare ad avere paura.