MANTOVA – La CIA lancia un forte allarme riguardo alla crescente diffusione della Dermatite Bovina in Italia. Con quattro focolai già confermati in Sardegna (tre nel Nuorese e uno nel Sassarese) e un nuovo focolaio apertosi nella provincia di Mantova, il virus ha già colpito oltre 900 animali, generando una profonda preoccupazione nel settore.
La situazione, come sottolineato da CIA-Agricoltori Italiani, rischia di compromettere seriamente la stabilità dell’intero comparto zootecnico, in particolare nelle aree a maggiore vocazione, come il Mantovano, che conta più di 1.600 aziende bovine.
Di fronte a questa emergenza, CIA ha prontamente inviato una lettera al Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, per sollecitare l’individuazione di strumenti efficaci e tempestivi per sostenere il settore e affrontare con responsabilità questa nuova sfida.
Cristiano Fini, presidente nazionale di CIA, ha ribadito l’urgenza di mantenere “alta l’attenzione istituzionale a tutti i livelli, con un costante monitoraggio dell’evoluzione della situazione sanitaria”, pur condividendo la necessità di adottare tutte le misure sanitarie per contenere e prevenire la malattia.
Altrettanto cruciale è affrontare le gravi ricadute economiche che le imprese zootecniche stanno già subendo. “Già oggi iniziano a registrarsi danni legati alla gestione straordinaria degli animali in stallo, al blocco delle movimentazioni e alla perdita di reddito”, ha evidenziato Fini. Per questo motivo, la CIA chiede l’implementazione di “misure straordinarie di compensazione per tutelare il lavoro degli allevatori”.
In conclusione, il presidente di CIA ha sottolineato come “una pronta risposta istituzionale, coordinata con le Regioni interessate, è fondamentale per fronteggiare l’emergenza, contenere l’impatto economico e preservare la continuità produttiva di un settore strategico per l’agricoltura italiana, già duramente provato da altre emergenze sanitarie” come la peste suina